Il cardiologo veterinario Adrian Boswood, coordinatore dello studio Epic
Il cardiologo veterinario Adrian Boswood, coordinatore dello studio Epic

LONDRA (Regno Unito) – Quindici mesi di vita in più per il nostro amico a quattro zampe grazie a una semplice pillola che ritarda l’insorgenza di malattie cardiache fatali tipiche di alcune razze canine. E’ quanto promette un nuovo studio del Royal Veterinary College pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine. Solo in Gran Bretagna circa 250.000 cani soffrono di patologie della valvola mitrale, che possono portare a insufficienza cardiaca e morte precoce in circa 1 caso su 12.

cardiologiaLe razze più colpite sono quelle di piccola taglia come i Cavalier King, i Bassotti, i Barboncini toy e molti Terrier. Il lavoro degli studiosi inglesi ha però rilevato che il farmaco pimobendan è in grado di ritardare l’insorgenza dell’insufficienza cardiaca di una media di 15 mesi, l’equivalente di 8 o 9 nove anni per un quattrozampe. Il prodotto è già disponibile Oltremanica, ma di solito viene usato solo dopo che la malattia è stata diagnosticata.

bassotto
Ci sono anche i bassotti tra le razze più esposte a patologie della valvola mitrale

La nuova ricerca ha invece dimostrato che l’assunzione precoce del farmaco, prima dell’insorgenza del disturbo, può rallentare drasticamente lo sviluppo di problemi. Lo studio Epic (Evaluating Pimobendan in Cardiomegaly) è stato effettuato nel corso di 7 anni coinvolgendo 360 cani in 11 paesi. E le prove raccolte comparando i dati tra somministrazione del pimobendan o del placebo sono state così convincenti che è stato interrotto prima del previsto.

Adrian Boswood, professore di Cardiologia veterinaria presso l’Rvc, spiega: “E’ un importante passo avanti nel trattamento e potrebbe allungare la vita dei cani in tutto il mondo. Fino a ora, i veterinari e proprietari non avevano altra scelta se non aspettare fino a quando l’animale sviluppasse insufficienza cardiaca, prima di poter iniziare il trattamento. Questa ricerca getta le basi per una terapia preventiva“.

 

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