anagrafeROMA – Il Ministero della Salute “intende realizzare una banca dati (anagrafe canina, ndr) centralizzata, alimentata dalle singole anagrafi territoriali per fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione degli animali e il loro legittimo proprietario”: così recita nell’atto di indirizzo che definisce le linee guida si cui binari dovrà viaggiare il treno della sanità italiana per i prossimi tre anni.

L’intenzione di creare un’anagrafe canina unica – attualmente ogni Regione ha la sua e ne dispone e la aggiorna secondo modalità proprie – rappresenta un passo avanti nel processo di tracciabilità e rintracciabilità di ogni esemplare e del suo proprietario. Sempre nel rispetto della privacy individuale, infatti, le informazioni di ogni cane sarebbero accessibili direttamente da ogni dove in qualunque momento, senza più dover interrogare banche dati sparse per lo Stivale.

PASSAPORTOUn plauso all’iniziativa arriva dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) che si dichiara pronta a sostenere il processo di centralizzazione, quando verrà avviato: “La mancanza di una tracciatura chiara e di immediata identificazione – spiegano dall’associazione – non aiuta a debellare da una parte il fenomeno degli abbandoni e del randagismo mentre dall’altra non consente, a ben 13 anni dall’istituzione del sistema di tracciatura, un accesso uniforme ai dati da parte di tutti i veterinari, allungando i tempi di identificazione”. Frattanto, LNDC torna a lanciare un appello alla microchippatura massiccia dei cani come atto di prevenzione del randagismo il cui onere, poi, ricade sugli enti locali e in particolare sui comuni.

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