RIETI – Dopo averlo legato con una corda alla sua auto, ha trascinato il suo cane per oltre un chilometro per ”dargli una lezione”, dal momento che preferiva giocare con altri cani del campo della Protezione civile di Saletta, frazione di Amatrice, invece che ascoltare i suoi richiami. Gli agenti della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dalla Polizia Locale di Milano, notata l’atroce scena e la scia di sangue lasciata a terra, hanno inseguito in auto l’uomo, che per sfuggire al fermo ha persino accelerato, costringendolo a fermarsi.
Chiamati sul posto, i volontari Oipa, già in zona per altri controlli, hanno immediatamente messo a disposizione un veterinario che ha visitato l’animale, un giovane cane da pastore di taglia grande visibilmente impaurito e con difficoltà respiratorie, trovandolo con i polpastrelli gravemente danneggiati e sanguinanti e con una temperature corporea al limite, motivo per il quale è stato necessario scaldarlo con un telo termico.
L’uomo, un pastore noto nella zona, non ha mostrato il minimo pentimento per la tortura inflitta al cane, riferendo di aver già fatto ben di peggio agli altri animali che possiede nell’azienda agricola. Per questo motivo, oltre alla denuncia penale per maltrattamento di animali, sarà oggetto di ulteriori controlli da parte del Corpo Forestale. Il cane è stato affidato in custodia giudiziaria al responsabile Oipa presente sul posto e temporaneamente trasferito presso il canile sanitario di Rieti.
Nei prossimi giorni sarà predisposto il trasferimento presso uno stallo. ”E’ terribile vedere come, in uno scenario già così drammatico, si possa assistere a gesti di pura cattiveria e violenza – ha commentato Enrico Piacenza, coordinatore guardie zoofile Oipa Piemonte e custode giudiziario del cane – Facciamo un plauso a tutte le forze dell’ordine che, nonostante le molteplici incombenze da seguire, sono accorse e hanno collaborato al fine di punire il responsabile di un gesto gravissimo e rendere giustizia al povero cane”.