RIMINI – L’Unione nazionale ciechi ha deciso di procedere con una diffida formale a seguito del rifiuto dell’accesso alla struttura alberghiera nei “confronti di una persona non vedente accompagnata dal proprio cane guida, da parte della gestione dell’Hotel St. Gregory Park di Rimini”. L’Unione, che per legge e per statuto rappresenta e tutela i diritti e gli interessi di tutti coloro che soffrono di minorazioni visive, “per la sua gravità e mancanza di qualsivoglia plausibile giustificazione” o passo indietro da parte della gerenza dell’Hotel, ha dato mandato allo Studio Legale Carta di procedere con la diffida formale nei confronti della struttura alberghiera “dal reiterare condotte similari a quella già adottata nei confronti di una donna, giacché in violazione della normativa posta a tutela dei ciechi accompagnati da cani guida e di quella volta a contrastare le discriminazioni nei confronti di persone con disabilità”, nonché un “invito a rappresentare all’interessata, in forma sia privata che pubblica, le doverose scuse per il pregiudizio alla stessa arrecato”, è detto in una nota.
L’Unione “si riserva di adire le vie legali per la tutela degli interessi collettivi dall’ente rappresentati e di rivolgersi alle autorità amministrative competenti ad adottare le determinazioni finalizzate sia a sanzionare la sopradescritta illecita condotta, sia a prevenire la reiterazione di similari gravi compromissioni dei diritti di cittadini privi di vista”.
“La diffida è per noi un atto dovuto – dichiara il Presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto – ma soprattutto serve da monito per quanti in futuro si arrogheranno il diritto di violare la legge“. Proprio l’altro ieri, invece, al titolare della struttura alberghiera era stata notificata una sanzione da 883 euro. I cani guida, per legge, devono essere ammessi ovunque.