ROMA – Ogni ora, in Italia, una procura apre un fascicolo d’inchiesta per reati ai danni di animali; il ritmo dell’attività inquirente è di un indagato ogni 90 minuti. Sono i dati che emergono dal rapporto sulle zoomafie Crimini organizzati contro gli animali realizzato come ogni anno dalla LAV che, fin dal 1998, ha istituito l’Osservatorio nazionale zoomafia. Ebbene, anche per il 2016 i cani compaiono troppe volte nel ruolo di vittime fra traffico di cuccioli, combattimenti clandestini e quant’altro.
Non meno preoccupante la tratta dei cuccioli dai paesi dell’Est europeo, uno dei business più redditizi per vere e proprie organizzazioni transnazionali. Tenendo conto solo dei casi di cui la Lav è venuta a conoscenza, sono circa 500 i cuccioli sequestrati (valore complessivo circa 400mila euro) e 28 le persone denunciate nel 2015. Nei paesi di origine i cuccioli vengono allevati in strutture fatiscenti e venduti per pochi euro, spesso arrivano ammalati e accompagnati da falsi pedigree.