Un momento delle proteste di questi giorni
Un momento delle proteste di questi giorni

ROMA – E’ una fase turbolenta, quella che stanno attraversando i canili di Roma dopo che un bando comunale ne ha assegnata la gestione temporanea – fino a dicembre, quando dovrebbe scattare la gara europea – a un’impresa multiservizi (si occupa tanto di derattizzazioni quanto di smaltimento rifiuti e decespugliamenti …) che in Puglia già gestisce una struttura da 1200 cani ma anche gli stabulari per animali (i ricoveri per sperimentazioni da laboratorio) dell’università di Bari.

Le associazioni animaliste chiedono la revoca del bando, ma intanto i lavoratori dell’Associazione Volontari Canili di Porta Portese (Avcpp) che ormai da anni, di proroga in proroga, gestiscono in affidamento diretto i canili municipali della capitale hanno occupato le strutture della Muratella e dell’ex Cinodromo, coinvolte nell’operazione insieme ai canili Vitinia, Ponte Marconi e anche l’oasi felina di Porta Portese. Oltre a rischiare il posto di lavoro, i lavoratori di AvCPP contestano l’esiguità dei fondi messi a bando dall’amministrazione Marino, giudicati insufficienti alla cura dei cani ospiti dei canili.

E se Lav, Enpa e Animalisti italiani chiedono al sindaco Marino di ritirare il bando ponte, più articolata è l’analisi di Feder F.I.D.A. onlus, la Federazione Italiana Diritti degli Animali che per statuto ha il divieto di gestire i canili ed esprime dunque un punto di vista ‘terzo’: «E’ del tutto evidente – dichiara la presidente di Feder F.I.D.A. Loredana Pronio – la nostra contrarietà ad affidare la gestione a una società che tra le sue attività a anche quella legata alle sperimentazioni su animali da laboratorio. Ed è singolare che la stessa, pur potendo scegliere tra le strutture comunali essendo arrivata prima, abbia optato per quella con soli 30 cani».

Feder F.I.D.A. sostiene da sempre l’idea di una gestione diretta dei canili municipali della capitale da parte del Comune di Roma: «Il nostro no ai privati – prosegue la Pronio – a nostro avviso coinvolge anche Avcpp che da anni opera su affidamento diretto e che è equiparabile a un privato, con costi altissimi a carico della collettività che nei 15 anni della loro gestione ha speso 4 milioni e mezzo di euro l’anno». Quella passata sotto l’etichetta di ‘stipendi d’oro dei volontari dei canili’ è effettivamente una polemica sollevata già da diversi anni e rilanciata a più riprese anche dal quotidiano romano Il Tempo. A quanto pare, lo sbilanciamento nella ripartizione delle risorse ricevute dall’associazione da parte del Campidoglio tra cura degli animali e attività di consulenza o incarichi sarebbe stata vistosa. «Io – osserva oggi la presidente di Feder FIDA – preferirei che i soldi delle mie tasse servissero alla cura degli animali».

Feder F.I.D.A., ovvio, esprime rammarico per chi sta rischiando di perdere il lavoro. Ma invita alla coerenza di posizioni: «Oggi Avcpp sta occupando i canili in segno di protesta? Dove è finita tutta la stima che dichiaravano verso il sindaco Marino? Addirittura sono riusciti a dare addosso a chi, come la Feder F.I.D.A., ha avuto il coraggio di contestarlo ancor prima che fosse eletto».

 

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