LIVORNO – Era lì sul balcone che guardava passare la gente per strada. I suoi familiari si erano assentati per una mezz’oretta e Snoopy nell’attesa si era messo lì a controllare il passaggio. Snoopy, un dolce meticcio di 7 anni, su quel balcone dinanzi al mare di Livorno ci è morto: raggiunto da un colpo di carabina. Oggi il responsabile di quel gesto assurdo e crudele, dopo il quale Livorno fu teatro di un corteo di cittadini che chiedevano giustizia per il tenero cagnolone, è stato rinviato a giudizio.
I carabinieri impiegarono pochi giorni a individuarlo e farlo confessare. La giustizia ha impiegato poco meno di un anno, per decidere di celebrare il processo. All’imputato vengono contestati gli articoli 81 e 544-bis del codice penale “perché, sparando con una carabina […] uccideva per crudeltà e comunque senza necessità, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, un piccione e un cane”. Il Pubblico Ministero ha quindi riconosciuto un vero e proprio disegno criminoso nelle azioni di questo spietato killer e l’art. 81 prevede che la pena prevista per il reato venga aumentata fino al triplo. L’imputato in teoria rischia quindi fino a 6 anni di reclusione per aver ucciso Snoopy.
La famiglia di Snoopy soffre ancora per la perdita del quattro zampe. Con loro c’è Lndc, che nel processo si costituirà parte civile e il cui legale e responsabile Diritti animali Michele Pezone dichiara soddisfazione per la decisione dell’autorità giudiziaria: “Siamo molto soddisfatti del capo di imputazione a carico del responsabile. L’applicazione dell’art. 81 del Codice Penale significa che l’imputato ha compiuto più reati per il raggiungimento di uno scopo pianificato e premeditato” Anche la famiglia di Snoopy ha accolto con soddisfazione la notizia. Arianna Lucisano, che dal primo giorno si è battuta per ottenere giustizia, commenta attraverso Lndc: “Con questo rinvio a giudizio il PM ha dato finalmente risalto a un crimine compiuto contro un animale”.