BRACCIANO (Roma) – Nel gennaio scorso, il meetup del Movimento 5 Stelle ha indicato lui come candidato sindaco per Bracciano: è Marco Tellaroli, classe 1978, esperto in vigilanza informatica e anti terrorismo. Il suo programma elettorale dedica ai cani e agli altri amici a quattro zampe una parte assai corposa di idee e progetti da realizzare anche in sinergia con le locali associazioni di tutela degli animali. Vediamo, dunque, l’offerta politica di Tellaroli relativamente all’universo dei cani.
“Tra le varie iniziative che il Movimento 5 Stelle ha presentato per le prossime elezioni amministrative di Bracciano – si legge nel programma elettorale del candidato sindaco pentastellato – era d’obbligo lo sguardo al mondo degli amici animali. Varie sono le problematiche legate all’argomento, coerenti con l’attenzione che questo Movimento ha nei riguardi del rispetto degli esseri viventi. La situazione che andremo a ereditare è pesante e per certi versi drammatica, le precedenti amministrazioni non hanno mai ritenuto di occuparsi dei nostri amici a quattro zampe, sperperando denaro pubblico senza alcuna progettualità. Intendiamo affrontare il fenomeno del randagismo creando una sinergia tra istituzioni e il volontariato, che va supportato per favorirne l’aggregazione“.
“Organi di controllo – Obbligare al rispetto della normativa sulla protezione degli animali. Approvare il regolamento sul possesso e i diritti degli animali, a cui stiamo lavorando da tempo, che definisca chiaramente i doveri dei possessori e tuteli gli animali come previsto dalle normative vigenti. Vigilare sul rispetto delle regole stabilite dalle leggi nazionali, regionali e dal regolamento comunale tramite la polizia locale e le guardie zoofile, che saranno dotati di lettori elettronici per il rilevamento dei microchip“.
“Censimento – Procedere ad un censimento accurato con controllo incrociato tramite i dati disponibili presso l’anagrafe canina, al fine di verificare la situazione della popolazione canina avente proprietario. Provvedere, di seguito, a un accurato controllo per mezzo della polizia locale e delle guardie zoofile circa la dotazione di microchip per quanto riguarda gli animali presenti nelle zone rurali, periferiche e di campagna, dove il fenomeno dei cani non censiti è maggiormente diffuso. Saranno pertanto interessate non solo le civili abitazioni, ma anche le aziende agrarie e zootecniche, capannoni artigianali, ecc. con particolare attenzione alla verifica delle condizioni igienicosanitarie e detentive degli animali in ottemperanza alla legge del 20 luglio 2004, n. 189, per la tutela degli animali.
“Lotta al fenomeno del randagismo (Legge 14 agosto 1991, n. 281) – Premesso che il proliferare del randagismo è causato principalmente dall’inosservanza delle leggi da parte di possessori di animali domestici, in particolare nelle zone rurali. Informare ed educare i cittadini sulle norme da rispettare. Avviare campagne per prevenire l’incremento demografico della popolazione canina e felina, in collaborazione con la ASL veterinaria, la Regione Lazio, il volontariato e i medici veterinari privati: ❖ sensibilizzare la registrazione all’anagrafe canina con giornate di inserimento microchip gratuita; ❖ creare convenzioni con i medici veterinari per sterilizzare gli animali domestici a costi agevolati con eventuale contributo comunale per i redditi“.
“Sanità veterinaria privata – Proporre ai medici veterinari privati un servizio di reperibilità H24 per dare risposte ai cittadini con emergenze veterinarie domestiche, esigenza particolarmente sentita nel periodo estivo per i turisti con animali (di regola per i residenti il veterinario di famiglia è sempre reperibile); Chiedere ai medici veterinari privati convenzionati di segnalare alla ASL e al Comune i casi di possessori di cani che non intendono registrarli all’anagrafe canina, come previsto dalle normative regionali. Catturare i cani randagi a spese della ASL e, una volta in canile, concorrere per quota parte alla sterilizzazione, e mantenere vaccinazione e chip a carico della ASL”.
“Adozioni – Incentivare le adozioni dal canile convenzionato pubblicizzando gli animali su un apposito sito (o direttamente sul sito istituzionale) e sulla stampa locale che vorrà collaborare. Erogare per i cani anziani o disabili servizi veterinari in convenzione per supportare gli adottanti. Ciò comporterà per le casse comunali un risparmio di oltre 1.500 euro annui per ogni adozione, che potranno essere investiti in progetti di prevenzione”.
“Canili – Dotare il Comune di una struttura rifugio per cani e gatti possibilmente anche sanitaria. Recuperare le carte per verificare la possibilità di usare il canile realizzato con notevole sperpero di denaro pubblico (Comune, Regione e Ministero della Salute)”.
“Aree dedicate – Individuare e creare aree dedicate allo sgambamento dei cani, tenendo conto della vicinanza alle civili abitazioni. Dette aree saranno recintate, arricchite di piante con caratteristiche di assimilazione delle deiezioni liquide, dotate di cestini per la deposizione delle deiezioni solide, almeno un punto ombra (richiesto dalla ASL per il nullaosta), punti di abbeveraggio ed elenco numeri telefonici degli studi veterinari per ogni evenienza. Redigere un regolamento inerente il ‘buon comportamento’ per la gestione degli animali all’interno di dette aree. Individuare spazi separati per i cani di piccola e grande taglia, compatibilmente con la superficie disponibile”.
“Area di sosta – Individuare un’area, fuori dal centro abitato, provvista di recinti e palizzate, adibita alla sosta degli animali trasportati su camion che superino le ore di viaggio previste dalla legge, con costi per le ditte trasportatrici da definire in seguito. L’area potrà essere utile anche alle Forze dell’Ordine per lo stallo di eventuali animali sequestrati. […]”
“Associazioni animaliste – La collaborazione col volontariato è fondamentale per creare le condizioni ideali di operatività. Favorire l’aggregazione in associazioni riconosciute dei volontari non organizzati, allo scopo di poterli accreditare all’interno dei canili per la fase di recupero, socializzazione e sgambamento dei cani e per la gestione delle fasi delle adozioni. Allo stesso tempo, specificare nell’apposito bando il rispetto delle modalità di accesso alla fase di rinnovo delle convenzioni con canili privati, come previsto dalle normative regionali”.
“Cimitero degli animali – Realizzare un cimitero degli animali, con eventuale servizio di cremazione per ragioni di igiene e di spazio (compatibilmente con le risorse economiche disponibili), dove chi ne fruirà dovrà elargire una somma contenuta e comunque non superiore al costo di smaltimento della carcassa. I proventi saranno devoluti ai servizi erogati e per la sopravvivenza della struttura, presso la quale chiunque potrà svolgere volontariato (anziani, associazioni volontarie etc)”.
“Circhi, fiere, giochi – Impedire nel territorio comunale ogni forma di esibizione e sfruttamento di animali. […] Vietare la vivisezione e impedire nel territorio comunale l’insediamento di laboratori e aziende pubbliche e private che pratichino la sperimentazione animale. […] Vietare permanentemente ogni forma di esibizione, esposizione, vendita e premiazione di animali, durante feste, sagre e manifestazioni pubbliche generiche”.