ROMA – Uil in campo per la vicenda dei canili di Roma Capitale che pare non trovare soluzione. “Novantatré operatori senza stipendio da mesi e da dieci giorni in autogestione. Oltre 600 cani affidati al volontariato degli ex dipendenti che si alternano nelle turnazioni per continuare a garantire gli stessi servizi. Questa la situazione dei lavoratori del canile di Muratella, che si unisce al caos generale dei canili della Capitale e alla vicenda di Ponte Marconi dove l’associazione privata Avcpp – scrive in una nota il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – è stata sostituita nei giorni scorsi dalla Impronta Onlus, scelta dal Commissario Tronca, in attesa del bando europeo che entrerà in vigore da ottobre.
“E’ necessario fare immediatamente chiarezza sulle procedure di appalto e sugli affidamenti diretti ma eventuali illegalità – prosegue Civica – non possono essere pagate sempre dai lavoratori e, in questo caso, anche dagli animali, vittime indifese della situazione. Che fine faranno i 600 cani della Muratella? Chi si occuperà dei loro bisogni se gli operatori smettessero di fare volontariato? E chi potrà offrire i servizi di primo soccorso veterinario se il canile della Muratella chiudesse i battenti? Non è possibile distruggere in pochi mesi tutto quello che di buono è stato costruito in vent’anni di battaglie in difesa dei diritti degli animali“.
Proprio oggi gli ex dipendenti hanno dato il via alla campagna ‘Io me ne occupo’, una raccolta fondi per le esigenze degli animali: “I canili devono rimanere aperti e non possono assolutamente essere gestiti con il volontariato, né è ammissibile che i cani vengano ammassati in strutture private chiuse al pubblico, smantellando un sistema pubblico di accoglienza. Si potrebbe pensare – ipotizza Uil – a non modificare questa situazione fino al bando europeo di ottobre o comunque salvaguardare tutti i posti di lavoro anche con l’eventuale subentro della nuova società”.