BUENOS AIRES (Argentina) – Un uomo è stato condannato a otto anni di carcere senza la condizionale per la morte di un bambino di due anni, ucciso da un cane che lui stesso stava addestrando. I fatti risalgono al 29 maggio del 2014. Quel giorno, H. G. legò il cane, un pitbull, ad una corda assicurata al volante di un’auto abbandonata davanti alla sua casa, ad Alejandro Korn, una località della provincia (entità federale) di Buenos Aires in Argentina.
Il cane non era di proprietà di H. G., ma veniva addestrato dall’uomo che dunque lo deteneva in custodia. E fu lasciato senza la museruola, malgrado fosse noto che era un animale aggressivo e fosse già stato oggetto di varie denunce da parte dei vicini. Il piccolo, S. V., di soli due anni, era proprio il figlio di un vicino e venne morso alla testa e ucciso. Il tribunale di La Plata ha dichiarato dunque H. G. colpevole di omicidio colposo, accogliendo la tesi accusatoria secondo cui era conscio del pericolo che rappresentava lasciare il cane in quel luogo e in quelle condizioni.