ROMA – Icone dell’Antartico, star del cinema accanto a Mary Poppins o in Happy feet, dove hanno usato il ballo sfrenato per attirare l’attenzione dalle Nazioni Unite ed ottenere la protezione del proprio habitat, i pinguini il 25 aprile festeggiano la giornata mondiale a loro dedicata e giorno di inizio della loro migrazione annuale. E qualazampa.news si aggiunge agli auguri di buona e lunga vita a questi simpatici pennuti ricordandoli anche quali beniamini della popolazione canina.
Proprio al pastore maremmano Oddball va infatti il merito di aver salvato la colonia di pinguini azzurri messa a rischio dalla voracità delle volpi che ne facevano strage nella colonia creata a Middle Island. I fatti risalgono a 11 anni fa, quando il quotidiano locale di Warrnambool lanciò l’allarme per il pericolo corso dagli uccellini acquatici. Leggendo quelle cronache il fattore Swampy Marsh propose di impiegare il proprio cane Oddball per proteggere i pinguini. Oddball non amava far la guardia alle galline della fattoria. Magari una ‘missione’ specifica di difesa del territorio – talento in cui il pastore maremmano spicca – poteva appassionare il cagnolone annoiato.
C’era un problema: essendo zona protetta, sulla Middle Island vigeva il divieto di presenza per i cani. Toccava superare lo steccato della protezione ambientale burocratica per badare al sodo: la salvezza dei pinguini. Così fu, e la presenza di Oddball si rivelò risolutiva, con le volpi cacciate e la popolazione di pinguini che riprese a crescere passando da 6 a 200 esemplari. Oggi, in autunno, quando sulla Middle Island la marea è talmente bassa da consentire alle volpi di arrivarci, i cani vengono impiegati normalmente per proteggere la colonia.
Da questa storia di amicizia interspecie è stato tratto il film Giotto, l’amico dei pinguini. Uscito in Italia nell’ottobre 2015 dopo aver sbancato i botteghini australiani, il film è stato distribuito in Italia da Microcinema, Protagonista il cane Kai (Giotto nel film) sulla cui interpretazione ha vigilato proprio lo stesso Oddball insieme ai suoi proprietari per assicurarsi che la pellicola di Stuart Mc Donald fosse il più possibile aderente alla realtà dei fatti.
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