Un fermo immagine dal film del 1967 Il Dottor Dolittle
Un fermo immagine dal film del 1967 Il Dottor Dolittle

MILANO – Altro che Dottor Dolittle: addio vecchio ‘dottore degli animali’. Per stare al passo con i tempi, anche per il veterinario è d’obbligo farsi hi-tech e imparare i segreti ‘social’ del terzo millennio, per affrontare i problemi attuali che vedono al centro costi di gestione troppo elevati e una severa selezione da parte dei clienti. Così, ecco una sorta di manager per la cura del pet di nuova generazione, divenuto un vero e proprio componente del nucleo familiare. Oggi, secondo Euromonitor, in Italia ci sono circa 60 milioni di animali domestici, di cui 14 milioni fra cani e gatti. Ciò significa che una famiglia su due ha un pet. A fronte delle nuove, crescenti aspettative e delle richieste di cura dei sempre più esigenti proprietari, di pari passo, a cambiare pelle è la figura professionale del veterinario, deputato alla cura e assistenza durante tutte le fasi della vita del compagno a quattro zampe.

La parole chiave? Una nuova concezione di clinica multiservizi in cui garantire il totale controllo del decorso di una malattia o dello stato di salute: saranno questi nuovi strumenti della veterinaria del terzo millennio, garanti del cambiamento radicale della professione. Per questo motivo Cure Veterinary Consulting, realtà nata nel 2015 come supporto manageriale della Struttura sanitaria veterinaria, in collaborazione con Sda Bocconi School of Management dell’università milanese, presenta il primo corso di formazione per una moderna gestione delle strutture sanitarie veterinarie e per diventare veterinari 2.0. Il corso, intitolato La gestione innovativa degli ambulatori, delle cliniche e degli ospedali veterinari, è stato pensato per superare gli attuali limiti della professione: ”L’obiettivo del corso, rivolto a medici veterinari già formati o a neolaureati, è di imparare a gestire al meglio la propria organizzazione – spiegano Marco Maggi e Sergio Bottino, fondatori di Cure Veterinary Consulting – rendendola sempre più efficace ed efficiente, acquisire nuovi strumenti a sostegno dei costi della salute attraverso assicurazioni, credito al consumo e charity, con cui alleviare il peso economico alle famiglie meno abbienti e al tempo stesso assicurare la copertura dei costi e garantire equità come-diventare-assistente-di-uno-studio-veterinario_c5b9b37080f63dcf37414cb6f495d36bsanitaria a chiunque”.

“Tutto questo rimanendo al passo con le nuove tecnologie – sottolineano – grazie a strumenti chirurgici e diagnostici avanzati, macchinari interfacciati a computer per fare un referto immediato, gestionali automatizzati per decidere la causa del malessere, anche grazie a nuovi sistemi di comunicazione al cliente integrati al mondo digital e social. Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a presentare un corso per gestire in modo innovativo, efficace ed efficiente le strutture sanitarie veterinarie”. Le lezioni inizieranno il prossimo ottobre, per sei mesi e si suddivideranno in 12 giornate in aula, full time, divise in 4 sessioni di 3 giornate ciascuno, a mesi alternati, per un totale di 96 ore di formazione. Gli insegnamenti del corso, sviluppati sia sulla teoria del management sanitario sia su esercitazioni pratiche e interattive, comprendono nozioni di economia aziendale, strategia e organizzazione, programmazione e controllo del rinnovamento tecnologico, budget e business planning.

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