APPENNINO TOSCO-EMILIANO – Lupi selvatici incrociati con cani lupo cecoslovacchi da vendere a migliaia di euro: è il traffico gestito tra Europa dell’Est e Italia da un’organizzazione criminale sgominata dal Cites- Corpo forestale dello Stato. Decine gli esemplari sequestrati, molti dei quali trovati in un allevamento sull’appennino Tosco-Emiliano. A regolare questo mondo c’è la Convenzione di Washington, che tutela gli esemplari entro le quattro generazioni e definisce illegali questi incroci. Per la loro detenzione ci vuole un certificato che gli allevatori illegali naturalmente non forniscono. I lupi-cane sono infatti considerati molto pericolosi.
Il primo incrocio è stato realizzato nella Repubblica Ceca nel 2002. Tre lupi selvaggi vennero inseriti in un allevamento di cani lupo cecoslovacchi, i bellissimi e sufficientemente aggressivi Mutara, esemplari già frutto di incrocio, a forte istinto territoriale, difficili da gestire. Gli sperimentatori temevano che l’animale da preda avrebbe mangiato quello domestico, ma quando i lupi hanno trovato le femmine giuste si sono accoppiati ed è arrivato l’incrocio. Bello: grande, il muso allungato, il manto lucente nero o bianco. Un vero e proprio lupo, ma domestico. Costo davvero significativo: fino a 4mila euro per un esemplare.