LONDRA (Regno Unito) – Gioco e movimento, movimento e gioco e, soprattutto, una dieta bilanciata senza stravizi: sono questi i rimedi per curare – o, meglio, possibilmente evitare – una piaga sempre più diffusa anche tra i nostri cani (e anche tra i gatti): l’obesità. Ebbene sì, a furia di bocconcini, avanzini, biscottini, assaggini Fido è diventato ciccione, grasso grassissimo e in maniera patologica. Gli fa male. Così come a un bipede, il grasso in eccesso limita anche i suoi movimenti, gli provoca danni alle articolazioni costrette a sopportare un peso non congruo, affatica il suo cuoricino. E poi esami sballati, metabolismo compromesso… tutto il corollario di patologie connesse all’obesità, insomma.

Quanto sia diffusa l’obesità in Italia e in Europa lo attesta un sondaggio condotto da YouGov per Hill’s Pet Nutrition su un campione di 4.300 europei tra cui 1.300 italiani. In Italia, in particolare, il 29% degli umani con un cane o un gatto dichiara che i pet sono in sovrappeso, con una percentuale che addirittura potrebbe essere sottostimata poiché, messi di fronte ad immagini di gatti e cani di diverse dimensioni e alla domanda su quale rappresenti meglio il peso del proprio amico, le risposte rivelano come il 63% dei cani siano in sovrappeso.

I colpevoli siamo noi che li viziamo troppo. E’ vero: quando fanno gli occhi da cane emaciato davanti alle nostre tavole apparecchiate sono irresistibili. Idem quando si fanno in quattro tra seduto-terra-resta-zampa-salta-gira pur di ottenere un premietto commestibile. Ma amarli significa essere responsabili anche per loro. Il sondaggio YouGov racconta infatti di come nel 26% dei casi gli italiani diano quotidianamente ai cani avanzi del loro pasto e, nel 28% dei casi, li vizino con leccornie varie. In generale, gli avanzi dei pasti finiscono abitualmente nelle ciotole del 23% dei quattro zampe. La percentuale è nettamente più alta rispetto al resto d’Europa, dove si registrano il 13% del Regno Unito, l’8% dei Paesi Bassi e il 17% della Francia.