untitledPERUGIA – La Regione Umbria rivede la normativa sul benessere animale e riconosce a ogni specie lo status di essere senziente: sono le novità contenute nel disegno di legge che rimodula le questioni legate alla tutela degli animali di affezione, al loro benessere e alla prevenzione e controllo del randagismo. Obiettivo: tenere conto delle esigenze delle comunità locali e dell’evoluzione normativa generale, nonché creare percorsi inclusivi di partecipazione delle associazioni. In particolare la proposta di legge, oltre a riconoscere lo status di essere senziente a qualunque specie animale, tra i tanti aspetti previsti, promuove e valorizza il ruolo degli animali di affezione nella vita della collettività e del singolo individuo, sostiene l’accesso dei cani e degli altri animali da compagnia ai luoghi pubblici, ai mezzi pubblici, alle strutture ricettive e sanitarie, ovviamente nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza.

Vengono anche favoriti la conoscenza e l’utilizzo degli animali di affezione per interventi a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa, tutelandone il rispetto e il benessere. Inoltre, viene promossa l’adozione degli animali ospitati nei canili rifugio e in quelli privati convenzionati, anche mediante intese con l’Università degli Studi di Perugia e campagne di sensibilizzazione da realizzare in collaborazione con i Comuni, con i servizi veterinari e con le associazioni di volontariato per la protezione degli animali. Vengono, infine, individuati gli interventi di medicina veterinaria erogati a Fido & C. e inasprite le sanzioni a carico di chi contravviene le disposizioni della legge. “La Regione Umbria – riferisce l’assessore Barberini – ha sempre seguito con attenzione il tema della protezione degli animali, dal 1986 si e’ dotata di una legge per la prevenzione del randagismo ed ha istituito l’anagrafe canina. Nel 1994 l’Umbria, tra le prime in Italia, ha emanato una legge regionale che disciplina in maniera organica in materia di tutela degli animali da affezione”.

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