(II parte – se vi siete persi la prima, è qui)
Passione molto ‘english’ quella per la razza canina. Il duca e la duchessa di Windsor erano inseparabili dai loro carlini. Imperial II li seguiva in vacanza sino a Dauville, nel mare della Normandia. Nulla di nuovo anche in terra di Danimarca in ambito di animali. Il principe consorte Henrik è stato premiato, lo scorso febbraio, a Hillerod come ‘miglior amico degli animali’. E’ giunto accompagnato da uno dei cani di famiglia, Rosina, quegli stessi cani (Querida e Helike) che ogni estate si imbarcano sul ‘royal yacht’ per le vacanze (con tanto di sfilata sul red carpet), spesso in compagnia di Apple, il barboncino bianco della principessa Marie. Anche Montecarlo ama i cani: nel 2010 la principessa Carolina di Hannover venne fotografata con due cuccioli di teckel, e qualche anno dopo la principessa ereditaria Charlène si è lasciata andare, dinanzi al flash dei fotografi, a vere proprie effusioni nei confronti del suo chihuahua, Monte.
Anche in Francia, terra laica e repubblicana, gli ‘aristo-chien’ da anni vengono coccolati, fotografati, inseparabili dai loro presidenti. Quasi sempre si tratta di labrador. Neri o color champagne. In principio ci fu Valéry Giscard d’Estaing con Jugurtha e Samba, poi ci furono Francois Mitterand e Jacques Chirac con Baltique e Maskou, e Nicolas Sarkozy con Clara. Ultimo inquilino dell’Eliseo è Philae, che fece la sua prima apparizione, nel Natale 2014. Dalla Francia agli Stati Uniti. Anche i presidenti a stelle e strisce si sono sempre lasciati fotografare accanto ai loro beniamini. Quasi un portafortuna. Da Truman a Clinton, a Obama, da John Kennedy (ricordate la foto che lo ha immortalato a Hyannis Port nel 1963 circondato dai suoi cani, dalla first lady, dai figli John John e Caroline?) a George W Bush.
(Fine II parte – segue…)