ROMA – Il 2015 ha fatto registrare un vero e proprio boom di rapimenti di cani di razza chihuahua, in particolare di taglia toy. Secondo i dati raccolti da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) e le segnalazioni condivise attraverso internet e i social, nell’anno appena terminato sarebbero stati oltre 3.350 i cani chihuahua scomparsi contro i 1.400 del 2014. Tra questi, pochissimi sono quelli ritrovati. Le zone con la più alta concentrazione di segnalazioni di furti e scomparse sono state Roma e il Lazio, ma anche Firenze, Milano, Parma e Napoli. Dall’analisi dei dati, la maggior parte dei cani scomparsi erano giovani in età riproduttiva e in prevalenza di sesso femminile. I rapimenti e i furti sono avvenuti in diverse circostanze tra cui cani rubati direttamente in casa, ma anche nei parchi o cagnolini lasciati in auto.
“Noi seguiamo da vicino questo fenomeno, che si inserisce nel più ampio giro di cani di razza rubati che assomma ogni anno ad oltre 30.000 esemplari – dice all’AdnKronos Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa – sicuramente quello dei furti di chihuahua è un fenomeno che preoccupa vista la crescita esponenziale. Sui motivi dei rapimenti – conclude Croce – riteniamo che vi sia alla base un giro di riproduzione vista anche la sempre maggior richiesta di questo tipo di cane che ha costi di acquisto mediamente elevati”.