ROMA – Canili di Roma senza pace: se a San Silvestro scorso pareva intravedersi uno spiraglio di soluzione, ecco la doccia gelata con Anac che ha negato a Roma Capitale il parere positivo alla prosecuzione dell’affidamento. Così, dal 31 di gennaio i canili del Poverello e della Muratella resteranno senza gestione e saranno chiusi: oltre 600 cani di proprietà e sotto la responsabilità legale del sindaco saranno trasferiti in canili privati convenzionati e i 100 lavoratori dell’Associazione Volontari Canile Porta Portese (Avcpp) perderanno il proprio posto di lavoro. Lo rende noto la Fp Cgil Roma e Lazio spiegando che, con la chiusura del canile della Muratella, cesseranno una serie di servizi di cura in favore dei cani, con effetti pericolosi non solo sul benessere animale ma anche sulla salute pubblica, sulle casse di Roma Capitale, sulla sicurezza dei cittadini.

Il canile della Muratella, infatti, è il centro di riferimento per tutta la città ma anche per gran parte della Città metropolitana per il soccorso dei cani smarriti o abbandonati sulle strade, l’osservazione sanitaria di cani sospetti portatori di rabbia e di altre malattie pericolose trasmissibili agli esseri umani e il recupero dei cani sottratti alle mafie dei combattimenti. A rischio, infine, anche l’adozione dei cani abbandonati. Senza la Muratella – che fa adottare 1300 cani all’anno – il comune di Roma dovrà provvedere ad ospitare a vita cani abbandonati con un aumento importante dei costi: servirebbero ogni anno almeno due canili grandi quanto quello della Muratella. La chiusura coinvolge le responsabilità di Roma Capitale, della Regione Lazio, del Prefetto di Roma, della Città Metropolitana. “Chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo presieduto dal prefetto Gabrielli – spiega la Fp Cgil Roma e Lazio – a tutela dei servizi e quindi della salute pubblica, oltre che dell’occupazione e del patrimonio di professionalità di questi 100 lavoratori”.