LONDRA (UK) – Non si arresta, in quest’alba di 2016, l’allarme nel Regno Unito per il dilagare dell’Alabama Rot, il virus cosiddetto ‘mangia-carne’ capace di uccidere un cane in tre, quattro giorni al massimo e tra atroci sofferenze. Dopo una prima comparsa in Gran Bretagna nel 2012, il virus ha iniziato a diffondersi in maniera preoccupante nella primavera scorsa e ormai ha mietuto una quantità di vittime tale da destare allarme, soprattutto a partire dallo scorso ottobre. La sua incidenza è massima tra cocker spaniel e labrador e, secondo i dati raccolti dal Daily Mirror presso i veterinari, nell’ultimo semestre del 2015 sarebbero diverse decine i cani colpiti dal virus e morti.
Non c’è una cura, al momento, per questa malattia che provoca ulcerazioni e ferite (da cui il nome ‘mangia-carne’) e che fece la sua prima comparsa negli Stati Uniti trent’anni fa circa facendo strage di levrieri. Oggi il morbo – la cui denominazione esatta è malattia glomerulare reale e cutanea idiopatica – ha sviluppato focolai in diverse città britanniche tra cui la stessa capitale Londra.