WEB – Tracciabilità dell’operato veterinario contro i rischi legati alla malasanità per gli animali, cani compresi: è questo che chiede la petizione lanciata sulla piattaforma Avaaz e indirizzata ai presidenti di camera e senato. Le firme hanno superato di buona misura quota 3.200, ma prima di poter inviare la petizione ai destinatari c’è da arrivare a 8.000. Qualazampa.news la sua firma l’ha già assicurata, e al senato una proposta di legge sulla materia è già nei cassetti delle commissioni con protocollo n. 1482, depositata addirittura nel 2014 dalla senatrice a Cinque Stelle Serenella Fuksia. Va spinta avanti, affinché completi l’iter fino ad arrivare in aula.
“Si tratta – è spiegato nel testo di appello alle sottoscrizioni – di un importantissimo testo normativo che vuole tutelare gli animali dalla malasanità animale, prevedendo l’obbligo legale di tracciabilità dell’operato veterinario tramite cartelle cliniche, consenso informato e refertazioni scritte di tutte le terapie e le analisi strumentali effettuate. Attualmente, in Italia, i veterinari non hanno alcun obbligo di tracciabilità del loro operato; tale vuoto legislativo comporta una totale impunità in caso di negligenze, omissioni e violazioni etico-professionali veterinarie. Molti veterinari italiani non compilano, né rilasciano le cartelle cliniche dell’animale in cura, non memorizzano in formato digitale l’anamnesi dell’animale, non rilasciano un consenso informato conforme, non hanno alcun obbligo di pronto soccorso e specializzazione post laurea. Abbiamo potuto appurare che in molti casi di negligenza, omissione e imperizia veterinaria segnalati agli ordini professionali non ci sono adeguati provvedimenti disciplinari così come in caso di mancato rilascio di cartelle cliniche e che la violazione del codice deontologico non è sempre sufficiente a dare seguito a provvedimenti disciplinari. Uno strumento di precetto come il codice deontologico, infatti, non può sostituirsi alla legge né essere uno strumento adeguato per perseguire comportamenti scorretti e poco professionali dei medici veterinari. Gli animali che vivono con noi sono a tutti gli effetti parte della nostra vita sociale ed affettiva, sono veri e propri familiari e devono avere una tutela giuridica. Il decesso o il danno di un animale per malasanità deve assolutamente trovare una tutela specifica nel nostro ordinamento giuridico, sia a tutela della vita animale che della sfera esistenziale delle persone che accolgono un animale in casa. Chiediamo quindi di sostenere la proposta di legge n.1482 del 14 maggio 2014 : “Legge quadro e delega al Governo per la codificazione della legislazione in materia di tutela degli animali ” per la sua discussione e per la rapida approvazione, fermo restando che in caso di conclusione anticipata dell’odierna legislatura, tale proposta di legge potrà essere sempre riproposta e rappresentata come prioritaria, in quanto sempre attuale”.