Tra cane e gatto è sfida all'ultimo pouf per il divano di casaBRUXELLES – Serve un sistema integrato di registrazione e identificazione comune per cani e gatti in tutti gli stati membri dell’Ue: è quanto emerge dallo studio della Commissione europea “Benessere di cani e gatti coinvolti in attività commerciali”. Lo studio suggerisce anche azioni degli Stati membri volte a una migliore applicazione delle leggi e a una maggiore informazione verso chi ha un cane o un gatto.

Si tratta di un’armonizzazione “assolutamente necessaria per fermare il traffico illecito di animali d’affezione – sottolinea la Lav – con il quale molte associazioni anche europee si sono dovute confrontare negli ultimi dieci anni. Secondo la Lega anti vivisezione le conclusioni dello studio provano l’evidenza del drammatico fenomeno del traffico di cuccioli che mette in serio pericolo la salute e la sicurezza degli  animali, e auspica che la Commissione metta a punto un Piano di Azione Europeo per affrontare questo traffico illegale.

Lo scorso settembre Eurogroup for Animals ha lanciato #Protect Our Pets, la prima campagna europea progettata per mettere fine al traffico illegale di cani e gatti. Oltre 200.000 email sono state inviate finora ai membri del Parlamento Europeo al fine di ottenere una risoluzione che impegni formalmente la Commissione ad armonizzare i sistemi e gli standard di identificazione e registrazione dei pet in Europa. “Ci auguriamo – afferma Reineke Hameleers, direttore di Eurogroup for Animals – che quanto prima venga resa obbligatoria l’adozione da parte di tutti gli stati membri Ue di un sistema di registrazione integrato che garantisca l’efficace ed effettiva tracciabilità degli animali oltre i confini nazionali dei singoli stati”.

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