ROMA – Gli auguri, certo, ma anche un grazie per aver migliorato nei millenni così tanto la qualità della vita psicofisica degli umani: è quel che va rivolto a tutti i cani del mondo oggi, 26 agosto, data in cui si celebra la Giornata Internazionale del Cane.
Nata nel 2004 negli Stati Uniti su iniziativa della specialista in animali domestici Colleen Paige, la Giornata si è poi espansa in tutto il mondo su iniziativa degli animalisti dei diversi continenti e delle varie nazioni. La data del 26 agosto ricorda quella dell’adozione del primo cane da parte della famiglie di Paige, quando lei aveva 10 anni.
Il cane è ormai un membro delle nostre famiglie, senza umanizzazioni ma a pieno titolo un componente peloso del nucleo-branco e anche della società e del territorio, come dimostra lo strutturarsi di città e ambienti sempre più spesso anche a sua misura. Lui ricambia eccome, assumendosi compiti specifici, ruoli e responsabilità solo alcuni decenni fa nemmeno riconosciuti. A spiegarlo meglio è Marco Maggi, coordinatore dei servizi sanitari di Ca’ Zampa, il primo gruppo in Italia che offre servizi a tutto tondo per il benessere del pet. Ecco quali sono secondo Maggi i 5 benefici principali legati alla presenza di un cane all’interno del nucleo familiare.
Educatori per i più piccoli: i cani aiutano i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza e aggregazione familiare. In quanto animale abitudinario, ha bisogno di stabilità per sentirsi felice, tranquillo e completo. Per far comprendere al proprio figlio in cosa consiste il senso di responsabilità, si può partire dallo spiegargli e dimostrargli cosa significa prendersi cura di un cane.
Migliorano il tenore di vita degli anziani: gli over 65 vivono spesso con gli animali da compagnia. Oltre un anziano su due ne possiede almeno uno. Secondo il Rapporto Senior Italia FederAnziani Over 65 e Animali da Compagnia, nel solo triennio 2015-2017 la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55%. Inoltre ben il 68% degli anziani afferma che la compagnia del quattro zampe influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.
Cani come compagni di palestra: conciliare lo sport che si è soliti praticare con il bisogno di attività del proprio amico a quattro zampe è possibile. Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha.
Sono animali da compagnia per eccellenza: i cani stimolano il rapporto con il mondo esterno e la natura. Essi aiutano a mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale. Recenti studi scientifici condotti dal presidente della Fondazione Affinity Animali e Salute forniscono dati illuminanti sui molteplici benefici derivanti dall’avere un animale in casa.
Aiutano nella riabilitazione e nel recupero sociale: i cani sono tra i principali protagonisti della Pet Therapy e dell’assistenza a malati e disabili. Uno studio dell’associazione American Humane ha dimostrato che la presenza di un animale può dare supporto ed influenzare positivamente le famiglie ed i giovani pazienti che affrontano percorsi di cura anche complessi e gravi.