Un intenso primo piano di Apache
Un intenso primo piano di Apache

Apache era arrivato in canile il 24 gennaio 2015. La sua era una storia, purtroppo, comune a tanti cani vittima dell’incuria e della crudeltà umana, sequestrato dal Nucleo Antimaltrattamento dell’Enpa di Monza dopo una vita passata segregato in un recinto, isolato dal mondo e abbandonato a se stesso. Era di proprietà di un anziano malato che non era più in grado di gestirlo mentre il figlio lo trascurava, così è stato affidato in custodia al canile di Monza. Alla “tenera” età di 10 anni Apache è arrivato con i segni sul corpo dei tanti anni di incuria, coperto di piaghe e con una grave otite.

In canile, finalmente curato come si deve e tra le mille attenzioni dei volontari, Apache era rinato ed era stato inserito anche nel Progetto Famiglia a Distanza, così che tante persone hanno potuto conoscerlo e amarlo.

La notizia più bella è arrivata dopo qualche tempo: Vincenzo, un giovane ragazzo monzese, si innamora proprio di lui e decide di adottarlo garantendogli finalmente le cure e le attenzioni che gli erano mancate per una vita. Cosi comincia la favola di Apache, che a 10 anni suonati conosce l’amore, le passeggiate in città e le vacanze al mare e può vivere così una fantastica seconda vita.

Vogliamo ringraziare Vincenzo per aver scelto proprio lui, anziano e malandato, per averlo reso parte di una famiglia e avergli fatto vivere il suo ultimo spicchio di vita circondato dall’amore.  Ma vogliamo ringraziare anche Apache, che ancora una volta di più ha dimostrato quanto un cane, anche se avanti con gli anni, sa dare. Non smetteremo mai di dirlo, adottate i cani anziani, sapranno ricompensarvi di tutto e anche di più!

Caro Apache, ogni favola ha sempre una fine e il 25 agosto è arrivato l’ultimo capitolo della tua, sei volato sul ponte dell’arcobaleno ma tutti quanti noi che ti abbiamo conosciuto abbiamo la certezza che te ne sei andato amato e felice.

Condividilo!