La statua eretta a Roma in memoria di Angelo
La statua eretta a Roma in memoria di Angelo

PAOLA (Cosenza) – “Sentenza decisamente storica”: così Lega Nazionale per la Difesa del Cane definisce la sentenza con cui il Tribunale di Paola ha condannato in primo grado a 16 mesi di reclusione, pesa sospesa con 6 mesi di pubblica utilità, i quattro che nel giugno 2016, a Sangineto, hanno seviziato e ucciso il povero cane Angelo, filmando lo strazio per poi postare il video su Facebook.

“E’ il primo caso in Italia – ricorda Lndc – di condanna con il massimo della pena per uccisione di animale. Ai sensi dell’art. 544-bis del codice penale, ‘chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni‘. In questo caso, la pena massima è stata ridotta da 24 a 16 mesi a causa dell’applicazione del rito abbreviato“.

La manifestazione a Sangineto del luglio scorso
La manifestazione a Sangineto del luglio scorso

“In questi giorni si sta svolgendo il 4° Congresso nazionale Lndc e siamo stati felici di averlo aperto con questa notizia”, commenta Piera Rosati, presidente nazionale dell’organizzazione. “Tuttavia – prosegue – se da un lato c’è soddisfazione per una condanna che farà storia, dall’altro c’è l’amara consapevolezza che gli assassini non faranno un solo giorno di reclusione. Dopo questa vittoria è ancora più importante continuare a battersi affinché il legislatore capisca che è ora di inasprire le pene per i reati contro gli animali. Chi mostra un tale disprezzo per la vita deve essere punito e non può cavarsela con i lavori socialmente utili”.

angelo cartelloIl Giudice infatti ha applicato la sospensione della pena, subordinata all’esecuzione di sei mesi di pubblica utilità presso un’associazione di protezione animali. “Non sempre i giudici subordinano la sospensione della pena a una condizione”, osserva Michele Pezone, legale e responsabile Diritti Animali Lndc. “Per noi questo è l’ennesimo segnale, oltre all’applicazione del massimo, che atti così violenti e crudeli meritano punizioni più severe ed esemplari”.

“Lndc – conclude Rosati – si impegnerà affinché Angelo non venga dimenticato, anche grazie al progetto promosso in partnership con Newscapes Entertainment per la realizzazione di un cortometraggio che racconti la vita del dolce e sfortunato randagio, affinché sia ricordato per sempre e, attraverso i proventi del film realizzato, possa aiutare i suoi fratelli abbandonati e maltrattati”.

Condividilo!