BRESCIA – E’ stato fissato per il 3 ottobre il processo in Cassazione nei confronti dei vertici di Green Hill, l’allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione chiuso a Montichiari in provincia di Brescia nell’estate 2012.
In appello la rappresentante del gruppo Ghislaine Rondot e il veterinario Renzo Graziosi erano stati condannati ad un anno e sei mesi, mentre è stata di un anno la pena per Roberto Bravi, direttore di Green Hill.
“Green Hill, rispettando il lavoro della magistratura a cui ribadisce totale fiducia, conferma l’estraneità alle accuse che, si ricorda, non fanno riferimento a maltrattamenti comunemente intesi come hanno volutamente fatto intendere alcune campagne animaliste, ma riguardano comportamenti e azioni messe in essere non conformi alle caratteristiche etologiche dei cani di razza beagle” fa sapere Green Hill attraverso una nota.