A Scicli, in Sicilia, il sindaco ha bandito i cani randagi dal paese. Un golden retreiver bianco sfida l’ordinanza gironzolando per il paese e affezionandosi al piccolo Meno, figlio del sindaco. E’ il 2007. Italo Barocco, così viene ribattezzato il cagnolone, entra così nella vita della cittadina, e lo fa per restarci. Ora la storia di Italo, una storia vera di comunità e condivisione a due e quattro zampe, è diventata la fiction Rai opera prima di Alessia Scarso.
In onda sulla rete ammiraglia della tv di stato venerdì scorso, Italo ha riscosso successo con il pubblico delle grandi occasioni Rai sapendo unire fra tenerezza, divertimento e commozione i buoni valori dell’Italia migliore. Protagonista, oltre a Marco Bocci, è il cane attore Tomak che interpreta Italo. Otto anni di onorato zampettamento, Tomak esce dalla scuderia della scuola Mp Dog Star di Massimo Perla.
Sul set con lui Carolina Basile, una delle addestratrici della scuola romana che racconta come Tomak sia un cane-attore di lunga esperienza. In questa fiction, però, il suo battesimo da protagonista. Con qualche trucco. Ad esempio: il randagione, adottato dalla comunità di Scicli, oltre a divenirne la mascotte ottenne persino la cittadinanza onoraria per aver difeso da un’aggressione una donna mentre rientrava dal lavoro. Da quel giorno, Italo si presentava ai fine turno della signora, cameriera, e la accompagnava lui stesso a casa.
Ebbene: per girare quella scena in cui Italo si avventa contro il rapinatore mettendolo in fuga, Tomak è stato credibile nel saltare addosso all’attore perché addestrato a cercare un biscottino nascosto tra i suoi vestiti. Oggi di Italo è rimasta la cuccia, costruitagli appositamente in piazza del Municipio, e una semplice lapide posta all’interno della storica Villa Penna. Da vedere, o rivedere, su Rai Play.