WEB – Pianeta web, ultima frontiera: la truffa che scodinzola. Dei falsi ammalati si sapeva. A non dare soldi a pseudoseduttori della domenica noi ragazze ci eravamo abituate. La truffa che scodinzola, però, ecco questa no: ci trova impreparati. Eppure c’è. Chi vi scrive ieri ha ricevuto più volte, per altro, su tutti i profili Facebook questo messaggio da certa F.A.: “Carissima, volevo dirti: sono in un gruppo dove aiutiamo una volontaria animalista che ha 40 cani, tutti raccolti per strada, anche feriti e malati”.
“Li tiene – prosegue il messaggio che circola tramite la messaggistica privata di Facebook – in un suo terreno in un paesino vicino a Brindisi. Ha investito tutti i suoi risparmi per loro. Adesso ha davvero bisogno di aiuto, chiede aiuto. Lei pensa a loro come fossero i suoi figli, li accudisce, gli dà da mangiare, li cura. Con la bicicletta fa 12 km al giorno, a volte non ha neppure il tempo per mangiare. In questo gruppo di aiuto – prosegue il messaggio privato che arriva sempre uguale via messenger – siamo in poche e non ce la facciamo a far fronte a tante esigenze degli angeli pelosi della nostra amica. Cerchiamo altre che si uniscano a noi. Se vuoi donare, anche poco, te ne saremo riconoscenti. Se ti metti in contatto con me ti darò gli estremi per fare il versamento. Grazie!”
Questo il messaggio. Al primo, ho ritenuto di rispondere qualificandomi come giornalista e chiedendo di stoppare questi invii a carattere truffaldino altrimenti ne avrei scritto. Al secondo, ho risposto affermando di essere la regina Elisabetta e proponendo che avrei inviato il mio IBAN, se avesse voluto rendere omaggio alla corona. Ora ne scrivo perché il messaggio continua ad arrivare e, come si noterà, non contiene alcun riferimento a chi, come, quando e perché. Solo una storiella senza riferimenti di nessun genere che tenta di far leva sull’amore per i cani.
Aiutare – come volontari o in qualunque altra forma – i cani più sfortunati e coloro che se ne fanno carico quotidianamente, è un’azione meritoria. Siamo tutti in qualche modo qui per questo. Esistono però, ricordiamolo, strutture e associazioni che svolgono questa attività in maniera infaticabile, sì, ma anche trasparente e qualificata. A loro è possibile destinare contributi anche in maniera deducibile, come nel caso del 5 per mille. Ma le truffe no: occhio a chi tenta di truffare il nostro amore per i cani.