ROMA – “Ho presentato una interrogazione urgente per conoscere le modalità di gestione dei canili Muratella e Marconi, attualmente assegnati alla ditta Rifugio Agro Aversano srl. Nello specifico ho chiesto se siano stati effettuati da parte del Dipartimento Ambiente controlli puntuali sulle movimentazioni di tutti gli animali in entrata ed in uscita dai canili comunali di Roma, canili che risultano ad oggi interamente sotto gestione dei nuovi affidatari, visto che la separazione tra canile sanitario e canile rifugio non è stata ancora operata“.
“Inoltre ho chiesto spiegazioni al Dipartimento Ambiente e alla ditta Rifugio Agro Aversano srl sul perché nelle pagine del sito www.canilidiroma.it risultano mancanti 143 matricole di animali, solamente tra quelli entrati dal 1 gennaio al 14 marzo 2017 (in tutto ne sono entrati 411). Ho chiesto quindi ufficialmente di conoscere le motivazioni addotte dai nuovi affidatari al Dipartimento Ambiente in merito alla scomparsa del 35% delle matricole entrate dal 1 gennaio 2017 al 14 marzo 2017″.
“Ricordo che l’intera responsabilità di tutta la movimentazione degli animali nelle strutture affidate dal Comune di Roma è della ditta aggiudicataria della gara d’appalto. Non si comprendono peraltro i motivi del parziale utilizzo del rifugio comunale Ponte Marconi che ad oggi, a due mesi dall’ingresso del nuovo gestore, è praticamente vuoto. Ospita infatti solo 83 cani mentre i nuovi gestori sono pagati per ospitarne e gestirne 200“. Così in un comunicato il consigliere del Pd capitolino Antongiulio Pelonzi.
“E’ inoltre del tutto ingiustificato il mancato trasferimento al rifugio comunale Ponte Marconi dei circa 50 cani in eccesso a Muratella (canile che ha una autorizzazione sanitaria per 400 cani) quelli attualmente ospitati in strutture convenzionate che vengono pagate 5 euro al giorno a cane da Roma Capitale, rappresentando un costo aggiuntivo per la collettività di 127.750 euro l’anno”.
“Non è chiaro inoltre quale sia l’orario ufficiale per lo svolgimento delle adozioni degli animali ospitati nel canile comunale di Muratella, orari che come risulta dalle informazioni fornite dai nuovi gestori sono inferiori al testo della gara ed inferiori agli orari garantiti dal precedente gestore. Un divario variabile dalle 30 ore alle 63 ore a settimana, che causa disorientamento negli utenti”.
“Infine non comprendiamo per quale motivo il Dipartimento Ambiente non ha ancora affidato la gestione del ‘consenso informato’ ad un soggetto terzo come una o più associazioni animaliste, che a loro spese, come avvenuto in passato, possano affiancare le Asl e la stessa Roma Capitale nel garantire agli animali di poter avere adeguate cure sanitarie e quindi un vero benessere“, conclude Pelonzi.