POGGIBONSI (Siena) – Bimbi in carcere mano nella zampa con i cani Enci: è il progetto, realizzato dall’Ente cinofilia italiana in collaborazione con il ministero della difesa, presentato agli alunni di due scuole elementari di Poggibonsi con cani appositamente addestrati per attutire l’impatto con l’ambiente carcerario per i figli dei detenuti che si recano dietro le sbarre per visitare mamma o papà.
“Il cane – spiega il presidente toscano dell’Enci Riccardo Soderi – può contribuire in maniera determinante a rendere meno ostile l’ambiente carcerario ai figli dei detenuti durante il colloquio. Il cane può essere di grande aiuto in svariate situazioni di difficoltà, e le famiglie che vorranno avvalersi della sua tenera e rassicurante presenza basta che lo richiedano all’istituto di pena”.
Il progetto che parte dal Senese è in realtà pensato su scala nazionale e sta riscuotendo gradimento crescente sia presso le famiglie dei detenuti che presso le direzioni carcerarie. All’incontro a Poggibonsi con i bimbi delle due scuole coinvolte hanno preso parte anche le insegnanti del carcere di zona, quello di San Gimignano.