I cani protagonisti della vicenda nel box dopo il sequestro
I cani protagonisti della vicenda nel box dopo il sequestro

MASCALUCIA (Catania) – Era il 16 agosto scorso quando a Mascalucia, nel Catanese, un bimbo di 18 mesi venne sbranato dai suoi cani nella casa dei genitori mentre si trovava in compagnia della madre, che non riuscì a salvarlo. Da allora la donna, una veterinaria che è stata indagata per omicidio colposo e abbandono di minore – accusa caduta, quest’ultima – non si sarebbe più ripresa e adesso ha chiesto un patteggiamento con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario.

Per oggi è prevista intanto l’udienza che deciderà la sorte dei due cani, dogo argentino valutati entrambi dalla Asp come rieducabili e adesso custoditi nel canile di Mascalucia. Molte le associazioni interessate a prendersi cura di loro.

La villa teatro della tragedia
La villa teatro della tragedia

Intanto il difensore della donna, Fabio Cantarella, spiega come mai – secondo le tesi difensive che hanno convinto i giudici – non sussiste l’ipotesi di abbandono di minore: “La madre non ha esposto consapevolmente il bimbo ad un rischio. Il piccolo e il cane giocavano spesso, gli metteva le mani in bocca, erano come fratelli, era un membro della loro famiglia. Per documentare questo rapporto abbiamo mostrato anche video e foto. Nessuno poteva mai aspettarsi che il dogo argentino reagisse così, non c’era mai stato alcun segnale di pericolo in questi anni. Anzi, era una protezione per il piccolo”.

La decisione del patteggiamento arriva soprattutto per volontà della donna, su cui permane l’accusa di omicidio colposo: “Non mi voglio difendere – avrebbe detto ai suoi legali – non ce la faccio ad affrontare un processo e a rivivere quei momenti”.

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