ROVIGO – Due sequestri – uno nel 2014 e uno l’anno scorso – due processi per maltrattamento di animali che adesso il tribunale di Rovigo ha deciso di unificare ammettendo come parte civile Lega Nazionale per la Difesa del Cane: i procedimenti riguardano decine di cani (58 nella vicenda del 2014 e 20 nel 2016) che in seguito e in tempi diversi sono poi stati affidati alle cure di Lndc, che dal 2007 gestisce il Rifugio CIPA di Fenil del Turco che ospita e accudisce i cani abbandonati, maltrattati e sequestrati in arrivo da 46 comuni della provincia di Rovigo e dal comune padovano di Boara Pisani.
Al via, dunque, i due processi a carico di un uomo e una donna residenti in provincia di Rovigo, accusati di aver detenuto i cani ammassati in stanze buie, privi di assistenza veterinaria, costretti a vivere e a mangiare in mezzo ai propri escrementi nonché a lottare per la sopravvivenza e a riprodursi tra consanguinei.
I due sequestri hanno interessato il medesimo immobile ma, come si diceva, sono avvenuti in tempi differenti e hanno coinvolto due imputati. Il tribunale di Rovigo ha tuttavia disposto la riunione dei due procedimenti penali, a cui ha ammesso Lndc come parte civile, assistita dall’avvocato Lia Tamburin. L’associazione ha via via accolto i cani provenienti dai due sequestri e continua ad accudirli garantendo cibo, assistenza veterinaria e percorsi rieducativi per aiutarli a superare i problemi comportamentali e ad essere adottati da famiglie amorevoli.