MILANO – L’esondazione del Lambro che a metà novembre di tre anni fa aveva provocato l’allagamento del canile e gattile municipale, costretto i vigili del fuoco a portare in salvo 154 cani e 160 gatti e distrutto l’intera struttura, sarebbe stato causato non solo dalle copiose piogge di quel periodo, ma anche dal mancato ripristino degli argini del fiume modificati in seguito alla realizzazione della centrale micro idroelettrica all’Ortica.
Per questo, con l’accusa di inondazione colposa, il gup di Milano Donatella Banci Buonamici ha mandato a processo tre tecnici, due della ditta committente e uno della ditta appaltatrice, e un funzionario di Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, che si occuparono della realizzazione della centrale. Per loro il processo è stato fissato per il prossimo 4 aprile davanti al giudice monocratico della decima sezione penale del Tribunale.
Il Comune e l’Ats saranno parti civili. L’esondazione avrebbe potuto fare una strage di animali. Secondo la ricostruzione della Procura milanese, quanto accaduto sarebbe da addebitare non solo alle ingenti precipitazioni, ma anche a un errore umano. In sostanza quella sera l’allagamento del canile e gattile di via Aquila, della tangenziale est e anche delle abitazioni e imprese della località Molino della Composta era stato causato dalla tracimazione dell’acqua e addirittura dal crollo di un tratto dell’argine del Lambro. Crollo dovuto al fatto che nei mesi precedenti, durante i lavori per la costruzione della Centrale, fu modificato “senza autorizzazione (…) per permettere la discesa di escavatori nell”alveo del fiume e poi ricostruito – si legge nel capo di imputazione – con materiali inidonei, non adeguatamente compattati ed in assenza di massi ciclopici di protezione dai fenomeni erosivi derivanti dalle maggiori turbolenze determinate dalle acque di restituzione della centrale”. Ora la parola spetta al Tribunale.
Intanto, proprio l’altro giorno è stato inaugurato il Parco Canile rimesso a posto grazie alla generosità dei cittadini solo dopo tutto questo tempo.