Per realizzare la missione civile più importante, aiutare il prossimo nel pericolo e nella malattia, sono necessarie molte virtù. E’ fondamentale avere intuito, seguire un corso di addestramento e avere un grande senso di responsabilità. Ma prima di tutto è importante vivere senza filtri il sentimento più bello, l’amicizia. Chi meglio di un bambino e del suo cane possono insegnarci a sviluppare questi valori? Nasce così l’idea di raccontare la missione della S.I.C.S. (Scuola Italiana Cani Salvataggio) attraverso un libro per bambini, che però è consigliato anche e soprattutto agli adulti. “A quattro zampe nelle onde” (Sef editrice, 2016) non è solamente una storia per ragazzi. E’ il racconto di come un impegno di volontariato importante come il ‘salvataggio’ possa nascere da quell’amicizia pura che solo un cane e un bambino possono avere.
La filosofia della Scuola è racchiusa nella semplicità e profondità della storia raccontata da Andrea Ambrosino e illustrata da Paola Fanucchi. L’idea del libro – una sorta di manifesto del lavoro svolto dalla S.I.C.S., che sarà presentato il 26 gennaio alle 15 all’Accademia Navale Marina Militare, in viale Italia 7 a Livorno, e che al momento è disponibile su Amazon – è nata per caso, dall’incontro tra Veronica Mura (Fondazione Esperidi), Salvo Gennaro (conduttore e responsabile comunicazioni esterne della Sics Toscana) e dal giovane scrittore fiorentino Ambrosino. L’amicizia tra Giovanni e Acciuga, i piccoli protagonisti della storia, rende perfettamente la filosofia della Sics, la più grande organizzazione internazionale che si dedica alla formazione di unità cinofile.
I cani della scuola sono gli unici al mondo a lanciarsi in acqua da un elicottero in volo per missioni di salvataggio. La Sics è un’associazione di volontari e, come si può leggere sul sito, le tecniche di addestramento prevedono come elemento preliminare che nasca un affiatamento naturale reciproco tra cane e uomo, dove non si parla di superiorità ma di completamento. Per dirla in breve l’amicizia e l’empatia vengono prima della tecnica. Chiunque abbia un cane, come è successo al bambino del libro, può diventare un volontario della Sics.
Nei corsi di salvataggio, le razze principalmente utilizzate sono il Terranova, Il Labrador ed il Golden Retriver, soprattutto per le loro capacità natatorie. La preparazione viene svolta in uno dei 12 centri di addestramento e ha una durata media di circa un anno per il livello base. Come già sottolineato, la Sics utilizza solo metodi gentili e si basa sulla ricerca di una strettissima relazione tra il cane ed il suo conduttore. La coppia cane-uomo effettua un addestramento completo, sia nell’educazione a terra e socializzazione del cane, sia nelle tecniche di salvataggio in acqua. La Scuola realizza anche corsi di educazione e socializzazione rivolti ad ogni tipo di cane.
I 300 cani della Sics operano in tutte le regioni italiane. Oltre all’attività di salvaguardia della vita umana in acqua, svolta durante la stagione balneare, ed alle attività di Protezione Civile, le Unità Cinofile Scuola Italiana Cani Salvataggio sono impegnate anche a terra, in numerosi progetti sociali, che si occupano della sensibilizzazione nelle scuole sui temi della sicurezza in mare, dell’educazione ambientale, dell’avvicinamento agli animali, allo sport, alla natura, o della promozione della figura del cane all’interno della società umana. Sono stati avviati percorsi di pet therapy, nel campo della riabilitazione psichica e motoria, per persone portatrici di handicap, anziani, bambini ed in tutti quei casi in cui è necessario assicurare benessere e miglioramento della qualità della vita.
Le unità cinofile operative della Scuola italiana cani salvataggio vengono addestrate ad operare su qualsiasi mezzo di soccorso: elicotteri, motovedette, gommoni ed anche acquascooter, con i quali effettuano pattugliamenti o di cui usufruiscono per giungere velocemente sul luogo di intervento. In questo modo le unità cinofile possono essere imbarcate su ogni tipo di mezzo appartenente ai vari corpi impegnati nella salvaguardia della vita umana in mare, in primis Guardia Costiera, Marina Militare, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, con i quali collaborano in numerosi programmi di sicurezza balneare unitamente a Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Società di Salvamento, Lega Navale, Pubbliche Assistenze.