CALTANISSETTA – Sa ancora di Natale, la storia a lieto fine che arriva da Caltanissetta dove le guardie zoofile del Wwf sono riuscite a ricongiungere il setter Buk alla sua famiglia. Tutto merito del microchip e dell’iscrizione del quattro zampe all’anagrafe canina. Ma andiamo con ordine. Buk, dieci anni, si era perso a fine novembre. Si era avventurato fuori dal suo box, poi una fiutatina dopo l’altra si era allontanato per le campagne. Alla fine deve essersi perduto, non riuscendo più a tornare a casa.
Fortuna ha voluto che a dicembre lo notasse una coppia di amanti degli animali che, presolo con sé, prima lo hanno sfamato e dissetato, poi hanno chiamato le guardie zoofile del Wwf per segnalarne il ritrovamento. E lì, quando le guardie col lettore per i microchip sono arrivate da Buk, ecco il riconoscimento del cane e l’identificazione dei suoi proprietari che hanno potuto riabbracciarlo, scodinzolante, ai primi di gennaio.
Miracolo di Natale? Sì però beh: anche miracoli del microchip. “La cosa fondamentale per il buon esito di questa vicenda – dichiara Ennio Bonfanti, coordinatore provinciale della Vigilanza WWF – è stata sicuramente l’applicazione del microchip (obbligatorio per legge dal 2000) e la conseguente iscrizione del cane alla banca dati nazionale dell’anagrafe canina. Inoltre, in maniera molto diligente, i proprietari di Buk ne hanno subito denunciata la scomparsa ed anche questo evento è stato correttamente registrato in banca dati”.