CERCHIO (L’Aquila) – Sarebbe stata la stricnina, secondo i primi accertamenti, a fare strage di cani da pastore maremmano abruzzese a Cerchio, in provincia dell’Aquila. A darne notizia con una nota è l’associazione Animalisti italiani che ora, con il suo presidente Walter Caporale, si dice pronta a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario contro i responsabili del gesto.
Nove i cani rimasti vittime dell’avvelenamento, di cui i proprietari degli animali si sono resi conto abbastanza tempestivamente da riuscire a salvare tre dei loro cagnoloni. “Sul posto – racconta Caporale – sono state rinvenute altre otto esche avvelenate. Le carcasse degli animali sono state trasportate all’Istituto zooprofilattico di Caruscino ad Avezzano per scoprire la sostanza utilizzata. Le autorità sospettano l’uso di stricnina in base ai sintomi riportati dai cani. Sono deceduti dopo 10 minuti di convulsioni, generando bava e schiuma in eccesso”.
“E’ un episodio orribile che non rimarrà impunito. La nostra associazione – si legge ancora nella nota – si costituirà parte civile. Abbiamo espresso la nostra vicinanza e la nostra solidarietà a una famiglia che ha perso degli impareggiabili compagni di vita. Questo ennesimo atto di crudeltà contro i nostri fedeli amici a quattro zampe deve portare il Governo ad inasprire le pene verso chi maltratta o uccide gli animali. Il Parlamento deve trasformare in legge le previsioni dell’ordinanza ministeriale (n.161 del 13-07-2018) contro i bocconi avvelenati e soprattutto adottare delle misure restrittive sulla vendita delle sostanze velenose facilmente reperibili in commercio. Questi prodotti tossici rappresentato tra l’altro una minaccia per l’ambiente”.