Tigra la sera del ritrovamento
Tigra la sera del ritrovamento

SAN GIOVANNI LA PUNTA (Catania) – Una cucciola investita, e mancano i soccorsi: è accaduto alla cagnolina che i volontari Enpa hanno chiamato Tigra. Sì perché sono stati loro, alla fine di un lungo rimpallo di competenze e assenze, ad adottarla e farla curare.

Tigra è stata trovata a centro strada da alcuni automobilisti in zona San Giovanni la Punta, nel Catanese: “Allertato il personale Enpa – racconta un comunicato proprio della sezione catanese dell’Ente – è intervenuto sul luogo, e accertata la gravità della situazione, contatta telefonicamente i carabinieri per attivare il servizio preposto. Purtroppo i militari della stazione di Gravina di Catania non possono che constatare l’assenza del servizio di reperibilità della polizia municipale”.

“Si decide di contattare il veterinario del servizio dell’Asp 3 di Catania per il primo soccorso. Lo stesso predispone il trasporto e il ricovero presso una clinica veterinaria autorizzata per effettuare gli interventi, che l’Asp3 non è in grado di garantire. La mattina seguente la polizia municipale fa richiesta all’Asp3 per il trasferimento dell’animale presso un canile convenzionato”. La struttura, riferiscono ancora i volontari, non è però attrezzata per gli interventi e le cure del caso.

A questo punto Enpa decide di adottare la cagnolina facendosi carico di tutte le spese mediche e riabilitative. Adesso Tigra è stata operata ed è già in fase riabilitativa. In una nota il presidente provinciale Enpa Catania Cataldo Paradiso si rammarica del fatto che “chi dovrebbe garantire il benessere degli animali” alla fine “costringa questo Ente all’adozione e a farsi carico delle spese”. In tutto ciò, Tigra ha già iniziato a fare i primi passi.

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