ROMA – Soddisfazione per la sentenza con cui la Cassazione ha confermato le condanne nel procedimento Green Hill e auspicio di un inasprimento delle pene: è il doppio binario su cui si muove il commento con cui i vertici della Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) accolgono il pronunciamento dei giudici che pone fine al processo.
E’ il legale e responsabile diritti animali di Lndc Michele Pezone a ritenere che “con questa sentenza si chiude una vicenda processuale di portata storica, che ha dimostrato come il lavoro congiunto delle associazioni possa portare a risultati insperabili, come la salvezza di oltre 3mila beagle che sarebbero stati destinati alla sperimentazione e la condanna definitiva dei vertici di un colosso nel campo dell’allevamento di questi poveri animali che operava in modo non conforme alle leggi.”
“Siamo stati in prima linea nella battaglia contro questo allevamento degli orrori fin dal primo momento – ricorda la presidente nazionale della Lega Piera Rosati – e siamo molto soddisfatti per essere riusciti, insieme alle altre associazioni animaliste, a ottenere giustizia per le migliaia di cani che hanno sofferto e sono morti a causa di questa crudele ‘fabbrica’ di animali. La cosa che trovo particolarmente grave e desolante è il coinvolgimento di medici veterinari, figure che dovrebbero per vocazione tutelare il benessere degli animali e invece erano piegate a una logica di profitto commerciale. Si tratta di una vittoria storica ma dobbiamo ancora continuare a combattere affinché le pene per questi reati vengano inasprite”.