Sarà l’olimpiade dei carlini animati, l’edizione 2017 delle Ugopiadi dedicata all’universo cartoon in agenda per il 1 ottobre prossimo. Stesso spazio, quello dell’azienda agricola Ca’ Lo Spelli a Guasticce, stesso spirito ludico e non competitivo per le gare d’ambizione atletica che in questa XIV edizione vedono l’introduzione della disciplina della staffetta.
Tutto inizierà, come sempre, con la sfilata in maschera che quest’anno trasformerà i binomi carlini in personaggi del repertorio cartoonistico. Ma come, invece, tutto iniziò 14 Ugopiadi fa? Accadde dopo che l’ideatore della manifestazione Stefano Pampaloni acquistò, nel 2002 con la compagna Elisa Cavasin, il suo primo carlino in un negozio a Livorno. Arrivarono subito mille problemi: rogna rossa, displasia, disturbi comportamentali…
Qualche indagine, e la scoperta ricostruita dallo stesso Pampaloni: “Il piccolo Ugo, questo il nome del cagnolino, proveniva dai famigerati allevamenti lager dell’est Europa“. Vittima del traffico illegale di cuccioli, insomma. “Per evitare che altri cadessero nello stesso errore decisi di comunicare l’esperienza attraverso la rete. In brevissimo tempo un esercito di appassionati da tutta Italia si radunarono attorno al club virtuale”.
Il successo del sito spinse Stefano a far incontrare le persone e i carlini tra di loro attraverso una giornata divertente e dal gusto un po’ folle: una vera Olimpiade goliardica che prendesse il nome dal suo carlino Ugo, un modo per riscattarne la sfortunata vicenda. Da un paio d’anni, le Ugopiadi si sono arricchite di una costola col naso a punta dedicata ai chihuahua. Ma questa è un’altra storia.