ROMA – Non solo Angelo, il cane torturato e ucciso a Sangineto un anno fa da quattro ragazzi che filmarono le azioni per postare il video sui social. Non solo Angelo. Tanti Angeli. Ci sono tutti gli animali maltrattati, nel cuore della docu-fiction su animali, crudeltà e giustizia dal titolo #Angeli – Storia di ordinaria ingiustizia.
L’opera, realizzata a costo zero grazie a una pluralità di contributi professionali messi al servizio del progetto, è diretta da Mattia Terribile su un’idea di Antonella Tomaselli, Fabiana Grasso e Roberta Giudetti ed ha finalità didattica. L’obiettivo, infatti, è quello di portare la vicenda nelle scuole: “Per dimostrare – spiega una nota di Gaia Animali & Ambiente – che non esistono violenze di serie A e di serie B”.
Alle scene che riportano – escludendo gli atti di crudeltà – le scene di Sangineto, si alternano nel filmato testimonianze d’eccezione tra Francesca Console, responsabile della pagina Facebook L’urlo di Angelo, di Edgar Meyer, presidente dell’associazione Gaia Animail & Ambiente, della psicoterapeuta e direttore scientifico della ludobiblio dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze Manuela Trinci, di Rossella Nigro, avvocato di Gaia Lex Cosenza.
Voce narrante è quella dell’attrice e conduttrice televisiva Alessandra Casella mentre il protagonista è Artù. E’ un beagle, e non somiglia affatto ad Angelo. Ma è una scelta precisa operata “con la volontà di segnalare e ricordare che purtroppo esistono tanti Angeli che quotidianamente subiscono atti di inaudita violenza da parte dell’uomo”.