MILANO – Estate: il grande esodo porta spesso con sé incontri ravvicinati con animali vaganti. Che fare davanti a un cane abbandonato o randagio? Come e quando soccorrerlo? L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) ha messo a punto col suo pool di educatori cinofili una sorta di prontuario con alcune semplici regole. “Sono suggerimenti di facile applicazione – spiega il presidente Aidaa Lorenzo Croce – utili per aiutare di persona l’animale o anche solo per trattenerlo in attesa di soccorsi“.
Al primo posto tra i consigli utili c’è quello di usare un tono di voce gentile per approcciare l’animale, facendolo avvicinare con qualche bocconcino se non è troppo spaventato. In questo modo, spiega Aidaa, se ne conquista la fiducia. Quando è vicino, se ha un collare si può prenderlo e farsi seguire, sempre con premietti e – se lo si lega con un guinzaglio – senza tirarlo. Arma indispensabile: la pazienza.
Il cane, ricordano poi gli esperti dell’associazione, non va approcciato frontalmente ma facendo una sorta di semicurva. Poi è bene accovacciarsi, il che per lui significa amichevolezza, cercando di non guardarlo mai negli occhi e di tenere la testa lievemente girata, il che per il cane è un segnale di pacificazione.
Se il cane non ha un collare si dovrà cercare di mettergliene uno, così da poterlo trattenere. I movimenti devono essere lenti, evitando di alzare le braccia. Per prenderlo, eventualmente, si partirà dal basso. No ad andare sulla testa del cane.
Ancora: “Se il cane ha un principio di colpo di calore cioè è affannato, accaldato, respiro ansimante e tachicardia – prosegue la nota Aidaa – cercate di soccorrerlo bagnandogli con acqua fresca, ma non ghiacciata, le zampe, il ventre, le ascelle o la testa. Poi portatelo in luogo fresco possibilmente con leggera aria condizionata e poi immediatamente dal veterinario“.
Occhio alle ferite: “Se ce ne sono di lievi – si raccomanda – potete pulirle bene e lavarle con acqua tiepida e disinfettarle. Portatelo comunque dal veterinario per verificare l´entità del problema, nel caso ci volesse anche una terapia antibiotica di sostegno”.
Se il cane fosse aggressivo, il motivo potrebbe essere la paura. In questo caso, meglio contattare qualcuno più competente, senza esporsi a rischi. “Un cane abbandonato – ricorda Aidaa – è un cane che ha perso il proprio punto di riferimento, ovvero i suoi proprietari. Per questo si sentirà spaesato, confuso, indifeso, impaurito“.