PAOLA (Cosenza) – Un anno e quattro mesi di reclusione ciascuno, il massimo della pena, per i quattro giovani imputati dell’uccisione del cane Angelo, avvenuta a Sangineto nel giugno scorso: la sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Paola Alfredo Cosenza, nei confronti di Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro e Francesco e Luca Bonanata, accusati anche di avere sottoposto l’animale a sevizie prima di finirlo a colpi di badile.
Il giudice ha anche disposto che i quattro imputati svolgano attività di volontariato per sei mesi in un canile municipale, condannandoli inoltre a risarcire duemila euro a ciascuna delle venti associazioni che si sono costituite parte civile nel processo.
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa da Riccardo Manca, dell’associazione Animalisti italiani Onlus che sin da stamani, in attesa della sentenza, ha dato vita a un sit in davanti al palazzo di giustizia.
“Per la prima volta – ha detto Manca – viene applicata nel nostro Paese la pena massima per le sevizie e l’uccisione di animali. Angelo, creatura inerme e indifesa, ha finalmente avuto giustizia. Ovviamente – ha detto ancora Manca – continueremo a chiedere a tutti gli italiani di firmare la petizione per l’inasprimento delle pene previste per il maltrattamento e l’uccisione di animali“. Il giudice Cosenza ha disposto la confisca del badile utilizzato dai quattro imputati per uccidere il cane Angelo dopo averlo sottoposto a sevizie.