BOLOGNA – Si fa presto a dire igiene del cane: c’è quella del manto che confina con la vanità, quella degli accessori, quella legata ai bisognini e quella dell’ambiente in cui si convive, principalmente quello domestico. Ci sono tanti modi di dire igiene, nelle mille bolle blu di Zoomark International.

La fiera internazionale b2b dedicata al petcare, che si è appena conclusa a Bologna come in ogni anno dispari che si rispetti ormai da 17 edizioni, ha offerto un ventaglio di idee, soluzioni e possibilità per tutte le zampe, tutte le cucce, tutte le esigenze di proprietari attenti al benessere del proprio cane ma anche alla salubrità degli ambienti di vita con un occhio – perché no? – alla salute del pianeta con prodotti poco impattanti. Con molte curiosità.

A partire da CSI Urine, un prodotto per l’igiene tout court che si usa come il luminol nella famosa serie sugli investigatori della scientifica a stelle e strisce ma, anziché evidenziare le molecole di tessuto ematico, identifica e neutralizza quelle della pipì di Fido. Via gli odori, via le macchie in uno spruzzo il cui segreto è in una formula enzimatica che scompone e poi annienta le tre sostanze principali dell’urina, ovvero urea, urobilina e creatinina contro cui i normali prodotti igienizzanti fanno cilecca. Stand simpatico, con le foto segnaletiche dei ‘soliti sospetti’ a quattro zampe.

Sfida maionese vinta (l’hanno fatta e filmata per davvero…) per l’israeliana ScoopEasy di Yishay Gabrieli che aiuta nella raccolta delle popò più difficili: quelle mollicce. Donde la prova maionese, superata da quello che viene definito il più efficiente eco (è fatto in cartone riciclato) pooper-scooper che oltretutto è esteticamente gradevole. Il plus: essendo in cartoncino e avendo una maniglia di trasporto evita totalmente il fastidio della percezione tattile. Istruttivo e creativo.

Non odorosi come la pipì ma tenaci parecchio sono invece i peli del cane. Quelli lunghi e batuffolosi? Matasse pronte a intasare ogni scarico della lavatrice di casa. Quelli corti e più ispidini? Un incubo toglierli uno a uno a uno a uno… dalle superfici domestiche, dalle cucce, da calze e maglioni. Ma anche per questo il rimedio c’è. I tradizionali roll adesivi certo una mano la danno, ma mai come il sacco proteggi bucato brevettato dalla Mugue.

La Pet Bag è talmente a prova di peli che diventa possibile persino mettere in lavatrice nello stesso carico cappottini, balocchi, teli e cuccia del cane con gli abiti degli umani: “Pet Bag – spiega la responsabile comunicazione di Mugue – protegge i capi e la lavatrice, perché è realizzata in un materiale speciale che permette il passaggio di acqua e detersivo, ma evita il contatto tra gli indumenti in lavatrice e trattiene al suo interno i peli e qualsiasi cosa possa intasare il filtro. Dopo il lavaggio sarà sufficiente rivoltare la busta asciutta ed eliminare i peli intrappolati, con una delle spazzole adesive”. Oltre 20 lavaggi assicurati, temperatura fino a 60 gradi, tre misure disponibili.

Orgoglio tricolore anche per l’altra novità individuata tra i padiglioni di Bologna Fiere, ancora a marchio Mugue che evidentemente ha ingaggiato coi peli una lotta senza quartiere. Dalla loro ricerca arriva infatti anche il brevetto Spongina Pet, una gomma-spugna che a secco o bagnata cattura tutto quanto rilascia il manto del cane tra peli, appunto, ma anche polvere, forfora… di tutto. Il bello è che si può utilizzare direttamente sul pelo del cane: per lui una carezza, per noi pulizia.

E quando nettezza fa rima con bellezza? Ecco il repertorio che dalla cura del cane mette volentieri lo zampino in territorio vanità con i prodotti e gli accessori più all’avanguardia per la toeletta, come le lame cinesi Scissors Series di Pro-Feel. Macchinari a parte, il marchio BelCane della Coswell non ha fatto mancare le proprie proposte per manti lucidi, sani e forti e dentature smaglianti.

Il corner Cosmetica Veneta, invece, ha portato in Zoomark un allestimento in perfetto stile da salone a cinque stelle per la linea Yuup!, con una parete intera di prodotti per il lavaggio colorati e bellissimi che veniva voglia di testare anche da umani. Passeggiare davanti allo stand per credere, ormai nel 2019.