carote-cibo-mangiaFORLI’ – Quando si parla di cane, si fa presto a dire naturale: naturale per chi? E’ questo uno dei nodi su cui si sviluppa l’universo della fitoterapia veterinaria, con l’eterno dilemma di conciliare serietà di studio e una domanda di mercato spesso influenzata dalle mode. Ma alimentare o curare il cane, così come gli altri animali, non può essere una moda: “Ad esempio c’è grande richiesta di prodotti non testati su animali. Ma pensiamoci bene: anche l’acqua, se ci si riflette, è testata sua animali”. Uomo compreso. Ed è tutt’altra questione rispetto al cruelty free.

L'arca simbolo di GreenVet
L’arca simbolo di GreenVet

A offrirci questa riflessione è uno dei ricercatori GreenVet, l’azienda di fitoterapia veterinaria operante a Forlì dal 1992 attualmente forte di collaborazioni solide con università e centri di ricerca – su tutti il Centro Sperimentale dell’APA-CT – coi quali elabora studi che hanno portato alla formulazione di una gamma di linee per animali da compagnia ma anche bovini, ovini, selvaggina… perché ogni animale ha la sua ‘naturalità’. “Quando pensiamo di utilizzare prodotti naturali per il benessere del nostro cane – osservano allo stand GreenVet presente a Zoomark International 2017, la biennale b2b di petcare più grande d’Europa appena conclusasi a BolognaFiere – dobbiamo pensare al suo concetto di naturale, non al nostro”.

Quante volte abbiamo osservato il nostro cane mangiare erba?
Quante volte abbiamo osservato il nostro cane mangiare erba?

Quante volte abbiamo osservato il nostro cane andare in cerca di piante o erbe e ingerirle? “Per il cane è istintivo. Semplice. Naturale, appunto. E siccome i cani abitano il nostro intero pianeta, la varietà di piante o fitoestratti utili al suo benessere sono moltissimi. C’è tanto da studiare”. La ricerca GreenVet non si propone di soppiantare la farmacopea tradizionale: “No. Lo diciamo anche sul nostro sito: i prodotti della linea GreenVet non sono terapeutici veterinari. Ciò per altro implica che non prevedano tempi di sospensione“.

Abbiamo incontrato GreenVet a Zoomark International 2017
Abbiamo incontrato GreenVet a Zoomark International 2017

Non chiamiamoli prodotti di cura. Fatto sta che fanno bene: “I fitoestratti – ci spiegano – proprio come in umana possono amplificare gli effetti delle terapie tradizionali, consentendo una somministrazione in dosaggi inferiori dei farmaci di sintesi. Ancora, attraverso le piante si orienta l’organismo a mantenere il corretto equilibrio della flora batterica, ad esempio quella intestinale, per parlare di disturbi frequenti. Ecco, per problemi simili favorire lo sviluppo di batteri ‘amici’ rafforza l’organismo e le difese del cane rispetto ad alcune patologie. Idem per gli stati infiammatori o dolorosi. Attraverso la fitoterapia si può indurre il fisico dell’animale a resistere agli attacchi degli agenti patogeni. E poi, comunque, un organismo in equilibrio è un organismo più forte e più sano. Il fatto che i fitoterapici non prevedano tempi di sospensione significa anche poter mantenere una situazione di benessere costante nel tempo. Non è un fattore da poco”.

Stress, protezione dai parassiti interni ed esterni, infezioni, infiammazioni, intossicazioni… c’è tutto questo nell’erboristeria veterinaria. Ma GreenVet è al lavoro anche sull’appetibilità, benché: “Questo è un terreno di studio piuttosto impervio”, ci dicono. “Qualche risultato lo abbiamo ottenuto con uno dei nostri prodotti, tra l’altro proprio un regolarizzante delle funzioni digestive, le cui compresse possono essere usate anche come bocconcino premio. Sta di fatto che anche per i cani il gusto rimane un fatto soggettivo“. C’è tutto un mondo da scoprire, insomma, nella cura naturale per Fido. Senza cedere al ‘sentito dire’, evitando le improvvisazioni, affidarsi a prodotti sicuri si può.

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