PESCARA – Si inserisce controcorrente rispetto ad altre associazioni animaliste, Lndc, rispetto al dibattito innescatosi sulle iniziative del Comune di Pescara contro il randagismo canino ma anche felino. Anta onlus e Codici Tutela Animali si sono espresse criticamente nei confronti delle ultime delibere municipali ma anche della qualità strutturale del canile di via Raiale. Lndc, al contrario, parla per il Comune di “un’iniziativa di civiltà che però viene criticata da membri dell’opposizione e, incredibilmente, da alcune associazioni animaliste“, auspicando “maggiori interventi di questo tipo in supporto alle attività dei volontari e delle Asl per prevenire il randagismo”.
La nota della Lega nazionale per la difesa del cane si concentra soprattutto sulle misure che impatteranno sulle colonie feline, spostando l’asse del ragionamento rispetto agli altri interlocutori ed esponendosi in lodi senza se e senza ma nei confronti dell’amministrazione comunale attraverso dichiarazioni della stessa presidente nazionale, Piera Rosati: “Fermo restando l’obbligo della Asl competente per territorio a sterilizzare i gatti senza proprietario – afferma in una nota – non vedo i motivi per criticare la scelta della giunta comunale di Pescara che, anzi, ritengo lodevole“.
“La Legge Regionale 47/2013 prevede che i Comuni possano collaborare con Asl e veterinari liberi professionisti per progetti di sterilizzazione che, sappiamo tutti, è l’unico mezzo davvero efficace per ridurre e prevenire il randagismo felino e canino. Il Comune di Pescara, nella persona dell’assessore Giuliano Diodati, ha dimostrato grande civiltà e rispetto per gli animali al contrario di tante amministrazioni comunali, che, misconoscendo la legge, continuano a emanare provvedimenti discriminatori nei confronti dei pets”.
“Lega Nazionale per la Difesa del Cane plaude – si ribadisce – all’iniziativa del Comune di Pescara che, in questa occasione, ha dimostrato la volontà di prendersi cura dei felini che vivono in stato libero offrendo un supporto ai tanti volontari che quotidianamente li accudiscono tra mille difficoltà”.
