LOANO (Savona) – Due cuccioli per prendere a zampate la noia delle giornate in casa di riposo, facendo un solletico coccoloso alle aree cerebrali compromesse dai processi degenerativi dell’età che avanza: è il senso del progetto di pet therapy partito nella casa di riposo Ramella, residenza protetta di Loano nel Savonese, dove i responsabili dell’associazione Pet Therapy VdA onlus si sono recati con i cuccioli Lilly e Mirtilla per trascorrere l’intera mattinata con gli ospiti.
“L’obiettivo – spiega il presidente dell’associazione Maurizio Pagliarini – non è solo quello di proporre un momento di svago, ma anche cercare di alleviare la giornata di queste persone sia dal punto divista fisico che psicologico, grazie a un metodo di educazione empatica comunicativa da noi sviluppato in 15 anni di ricerche“.
Il metodo, conferma Pagliarini, è molto efficace nell’aiutare le persone in difficoltà: “Sia i cani che gli operatori seguono corsi di formazione specifici. I nostri animali sanno bene che avranno di fronte una persona con la quale si dovranno relazionare“. Il fine ultimo “è quello di creare un rapporto empatico che solleciti e stimoli le aree cerebrali più compromesse del paziente“.
L’esperimento della prima mattinata è stato un successo, come testimoniato dalle reazioni degli anziani ospiti della struttura: più di uno, che all’inizio era timoroso a lasciarsi avvicinare dai due cuccioli, dopo qualche minuto si è lasciato conquistare e ha iniziato a giocare con loro. Per altri, invece, il rapporto con i due cani è stato l’occasione per un tuffo nei ricordi. La pet therapy nella residenza protetta è destinata a diventare un appuntamento fisso, con gli operatori che si recheranno regolarmente nella struttura insieme ai loro cuccioli.