Elvis in braccio alla signora Roberta
Elvis in braccio alla signora Roberta

LUCCA – Elvis è un cagnolino piccolo: uno Yoricsuret per la precisione. E’ cresciuto in casa ed è un animale da compagnia: è il solo che allevia la solitudine della sua ‘nonna’ umana novantenne mentre la figlia è al lavoro, sempre per la precisione. Ma Elvis ha anche una malattia polmonare: enfisema, ancora per la precisione. Basterebbe dargli ossigeno per garantirgli la sopravvivenza. E infatti il suo veterinario glielo ha prescritto. Ma la legge, che prevede che un simile presidio possa essere appannaggio solo di pazienti umani, glielo nega. Così ora Elvis, al prossimo attacco respiratorio, rischia la pelliccia.

A Lucca, dove Elvis vive con la sua proprietaria Roberta Lucchesi e la madre anziana di lei, il problema si è rivelato insuperabile. La buona volontà è rimasta ostaggio di leggi e burocrazie che tutti, ovvio, si son trovati a dover onorare. Così, il veterinario ha prescritto l’ossigeno da somministrare al cagnolino per fargli superare gli attacchi acuti e salvargli la vita.

I farmacisti, però, non hanno potuto consegnare la bombola che si eroga solo dietro ricetta rossa. Il medico di base, dal canto suo, la ricetta rossa non può certo farla poiché – anche a voler chiudere un occhio – nessun umano tra i familiari di Elvis ha patologie che possano giustificare una simile prescrizione.

Hanno tutti ragione, ma in mezzo c’è Elvis. E allora l’appello, che da Lucca parte verso Roma affinché le leggi cambino in una direzione che assicuri la vita agli esseri viventi, e la piena capacità di esercizio professionale ai veterinari.

La buona sanità viaggia anche su quattro zampe.

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