Un viaggio, un uomo, un cane: lo vedi così e ti par quasi banale, il titolo del volume con cui Vito Di Lorenzo racconta del cammino fisico e spirituale compiuto con la sua compagna a quattro zampe Olivia. Percorrono montagne, attraversano sentieri accidentati per poi finalmente trovare ristoro in radure a un passo dal cielo, terrazze naturali sul bello del mondo le cui storture, viste da lassù, sono piccole piccole cose.
Si legge d’un fiato per scoprire che banale non è per nulla, che è la condivisione di un viaggio intimo in cui il cane insegna all’uomo, l’uomo al cane, la natura a tutti. E ci si aspetta, ci si accoglie nelle reciproche incompetenze con quell’affetto che è comprensione dell’altro. Amicizia, si chiama. E’ amore.
“Sono partito con i ritmi della città – racconta l’autore – poi questa ‘vecchia Signora’ a cui bisogna dare del lei, che è la montagna, mi ha insegnato quali fossero i veri ritmi da seguire: vento, sole, pioggia, e tutto ciò che ne deriva. Quindi ad un certo punto mi sono detto: ‘Dov’è che sto correndo?’. Così, mi sono messo all’ascolto per sentire cosa mi diceva tutto ciò. Mi sono trovato di fronte alle mie insicurezze, un lattante al cospetto di queste enormi e maestose montagne”.
“Ho cominciato a ragionare in maniera diversa, anche osservando Olivia che, a differenza mia, era perfettamente a suo agio. Da lì ho cominciato questo cammino-viaggio introspettivo, cercando il più possibile di entrare in contatto con la natura e l’ho fatto anche grazie ad Olivia, che non è solo un cane, ma un essere vivente molto speciale che mi ha insegnato tanto e che in un’occasione ho anche la certezza di aver sentito parlare”. Al cuore, senz’altro. Leggere per credere. Vi dispiacerà, quando lo avrete terminato.