SEONGNAM (Corea del Sud) – Potrebbe essere la notizia della svolta nella tradizione asiatica di cibarsi di carne di cane: la città di Seongnam, il principale centro di macellazione di cani della Corea del Sud, da oggi vieta la macellazione di cani a scopo alimentare. Attivisti e associazioni di tutto il mondo chiedono da tempo la chiusura del mercato di Moran a Seongnam. I 22 macellai che attualmente vi lavorano riceveranno sovvenzioni pubbliche per passare ad altre attività. Lo riferisce in un comunicato l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), citando la stampa coreana e internazionale.
La presidente Enpa, Carla Rocchi, ha scritto al sindaco di Seongnam per esprimergli il plauso dei soci e dei sostenitori dell’associazione, e di tutti i cittadini italiani sensibili ai temi della tutela animale. “Il movimento animalista internazionale – ha dichiarato Rocchi – ha ottenuto una vittoria importantissima, una di quelle che possono preludere a grandi cambiamenti, ma la guerra non è ancora vinta. Molto resta ancora da fare, nella stessa Corea, a partire dalla concreta applicazione del bando. Confidiamo comunque in un effetto domino, in un contagio virtuoso al resto dell’Asia: anche il famigerato Festival della carne di cane di Yulin, in Cina potrebbe avere le ore contate“.