Anche lo sport, sotto Natale, allarga il cuore: teatro della nascita di un’amicizia è stata l’edizione 2016 della Gobi March. 250 chilometri, 7 giorni di maratona nel deserto asiatico del Gobi in autosufficienza tra steppe e praterie, lande brulle e incanti che sfidano la fatica di un’ultramaratona che è tentazione ambiziosa di tutti i podisti. Tanta roba, insomma, per il corpo e per la mente.
E tra i 101 che hanno affrontato il cimento quest’anno c’era anche il 41enne Dion Leonard. E’ lui che – nel deserto cinese dei nomadi – è stato ‘adottato’ in corsa da una piccola cagnolina nomade anche lei che gli si è affiancata, gli ha rivolto uno sguardo d’intesa del mezzo dei suoi ciuffetti e poi via: gli ha corso accanto fino al traguardo con tempra e tenacia, scambiando energia con energia, forza con forza, sostegno con sostegno. Uomo e cane insieme, in corsa. E poi nelle notti del deserto, il muso sotto al braccio dell’umano scelto tra tutti chissà come e chissà perché.
Falcata dopo falcata, i due si sono trovati coi cuori intrecciati. A fine corsa, Dion ha avviato le pratiche di adozione e di espatrio per portare con sé la cagnolina – ribattezzata Gobi – con sé in Scozia. L’iter è stato complesso, lungo, difficile. Costoso, anche, tanto che è servito il crowfunding. Ma ce l’hanno fatta. Dopo una traversata del deserto, chi li ferma più? E ora sono al loro primo Natale insieme. Auguri.