naso2GAITHERSBURG (Maryland, USA) – Contro gli esplosivi, come l’olfatto dei cani non ce n’è. Per questo un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di tecnologia e standard di Gaithersburg, nel Maryland, hanno deciso di sfidare le frontiere della tecnologia per creare un ‘naso artificiale’ che imiti il fiuto del cane – nello specifico hanno preso a modello il naso di un labrador retriever femmina – per scovare gli esplosivi. Realizzato il modello, lo hanno stampato in 3D: ebbene, l’apparecchio è quasi 20 volte più potente degli attuali rilevatori.

L’équipe di ricerca, capitanata da Matthew Staymates, ha analizzato l’aerodinamica del fiuto accertando che cinque volte al secondo i cani espirano per inspirare, ‘catturare’ l’aria e riempire il naso di aromi che vengono decodificati da circa 300 milioni di cellule recettive. ”I cani hanno un sistema di prelievo attivo che letteralmente afferra gli odori”, spiega Staymates.

Facendo muovere l’aria nel naso artificiale allo stesso ritmo con cui un cane inspira ed espira, i ricercatori sono riusciti a imitare la sniffata dei cani constatando che, se il naso fiuta in modo attivo invece di nasoinalare l’aria in modo continuo, riesce a catturare gli odori fino a 18 volte di più. “Si tratta di convogliare l’aria sui recettori secondo il modello con cui accade nel naso dei cani, anziché accontentarci – prosegue il ricercatore – di attendere che le molecole odorifere vi si posino magicamente in maniera casuale”.

Questi risultati li hanno poi applicati per produrre una valvola per un rilevatore di esplosivi capace di fiutare come un cane. In questo modo la capacità di annusare dell’apparecchio è aumentata fino a 18 volte rispetto a quello che fanno le attuali tecnologie basate sull’aspirazione continua per scovare tracce di esplosivi. Secondo i ricercatori, applicando la dinamica del naso canino ad apparecchi bio-ispirati si possono migliorare gli apparecchi per rilevare non solo esplosivi e narcotici, ma anche agenti patogeni e persino il cancro.

 

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